Tutto come previsto, per ora senza troppe nubi all’orizzonte. La battaglia del centrodestra per rendere la maternità surrogata un reato universale arriverà al traguardo domani, nell’aula del Senato, dove la maggioranza è pronta a incassare l’ok definitivo alla proposta di legge presentata dalla deputata di Fratelli d’Italia Carola Varchi.
Già approvato alla Camera il 26 luglio 2023, il ddl n. 824 approda a Palazzo Madama senza modifiche rispetto al testo licenziato a Montecitorio: consta di un solo articolo e interviene sul comma 6, articolo 12, della legge 40 del 2004, che già punisce con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600mila euro a un milione di euro “chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità”. Il ddl (che assorbe tutti gli altri presentati dal centrodestra, tra cui quello del forzista Maurizio Gasparri) ora punta ad estendere la perseguibilità del reato anche al cittadino italiano che faccia ricorso alla gestazione per altri (Gpa) all’estero, aggiungendo alla legge una semplice frase: «Se i fatti di cui al periodo precedente, con riferimento alla surrogazione di maternità, sono commessi all’estero, il cittadino italiano è punito secondo la legge italiana».
Dunque, nessuna novità per ciò che riguarda il nostro paese, dove la maternità surrogata è già illegale. La nuova norma produrrà effetti per coloro che........