Il secondo round del duello tra Elon Musk e i giudici italiani sul tema migranti è anche più duro del primo. In un botta e risposta virtuale scandito nella seconda fase dalla nota ufficiale del Quirinale. Un intervento, quello del Colle, gradito soprattutto ai magistrati. Che ora sono in trincea con lo scudo di Sergio Mattarella, capo dello Stato e del Csm.
Tutto era cominciato ieri, con il primo commento del miliardario sudafricano postato su X («questi giudici devono andarsene»). Poi Musk, nel frattempo nominato a capo del dipartimento per l’Efficienza governativa degli Stati Uniti, ha deciso di rincarare la dose a poche ore dall’annuncio ufficiale, arrivato nottetempo dal presidente eletto Donald Trump.
«Tutto questo è inaccettabile», scrive Musk sul suo social commentando il post di un utente X (con allegata foto di Giorgia Meloni), secondo cui al nostro governo «non sarà consentito espellere gli immigrati clandestini». «Il popolo italiano vive in una democrazia o è un’autocrazia non eletta a prendere le decisioni?», attacca il “ministro” di Trump. Nel mirino la magistratura italiana che disapplica il decreto Paesi sicuri del governo, e in particolare la sezione immigrazione del tribunale di Roma, che ha rimesso gli atti alle Corte di Giustizia Ue e annullato i trattenimenti degli ultimi 7 migranti trasferiti in Albania.
Per il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, il primo «dato che balza agli occhi» è che «un magnate americano tanto influente nella nuova amministrazione di quel Paese», gli Usa, parli «di affari........