Costa e Calenda, il grande freddo sulle alleanze. Azione rischia di perdere il campione garantista

Carlo Calenda si lamenta. Di tutti. Di Antonio Tajani, per cominciare: «Dopo un’estate in cui FI ha parlato solo di Ius scholae, oggi ( ieri, ndr) ha votato contro lo Ius scholae, ma non su un testo diverso da quello di cui parlava: era esattamente lo stesso. Tajani dice cose liberali, e fa cose esattamente uguali a quelle che faceva prima di dire cose liberali: si può andare avanti in questo modo?». E va bene, d’altronde anche la mossa di Calenda – proporre a Montecitorio la norma sulla cittadinanza vagheggiata dagli azzurri dopo che il capogruppo forzista Barelli aveva annunciato di voler procedere, sul punto, dopo un confronto con gli alleati – è tattica purissima, dello stesso conio rinfacciato a Tajani.

Solo che Calenda parla male pure del campo larghissimo, giacché, come ha detto ieri........

© Il Dubbio