Rifiuti in eccesso nelle discariche, la ricetta di Regione e Auri: "Rispettare il tetto delle 180 mila tonnellate l'anno". E De Luca bacchetta il centrodestra

Il tetto massimo dei rifiuti da conferire nelle discariche dell’Umbria è quello “del Piano regionale” adottato nel 2023, ovvero 180 mila tonnellate l’anno. Per questo, le previsioni anomale di incremento nel 2024 dettate dall’aumento degli scarti aziendali da fuori regione, devono essere un campanello d’allarme: per risolvere il problema, è necessario riallinearsi entro il 2026. A intervenire in conferenza stampa per spiegare la ricetta della Regione sul tema dei rifiuti in eccesso nelle discariche sono stati Thomas De Luca, assessore all’Ambiente, e Andrea Sisti, presidente dell’Auri (Autorità umbra rifiuti e idrico). “La nuova giunta regionale - ha esordito De Luca - vuole tutelare la capacità residua delle discariche, la loro strategicità. Chi nelle scorse settimane urlava allo scandalo paventando l’ampliamento delle discariche per la sospensione della procedura di realizzazione del nuovo inceneritore, lo scorso hanno ha proposto e approvato uno scostamento di 50 mila tonnellate dalla pianificazione regionale. Ridurre e impedire gli ampliamenti significa ridurre e contenere i flussi in discarica”.

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