Omicidio Hekuran Cumani, spunta una chat di gruppo di alcune amiche di Amri: "Yassin ha tolto una vita"

Si è rovinato la vita e ne ha tolta una”. Sono passate da qualche minuto le 14 del 18 ottobre scorso quando un’amica di Yassin Amri - in carcere con l’accusa di avere ucciso Hekuran Cumani - in un gruppo Whatsapp chiamato “TT le girlz” spiega alle tante altre che chiedono cosa sia accaduto a “Yass” e le invita ad aprire i siti di informazioni “e basta”. Sono passate nemmeno dieci ore dall’omicidio di Hekuran. La polizia sta già interrogando i presenti, ma ancora non è stato eseguito alcun provvedimento nei confronti di Yassin, che arriverà nei giorni successivi. Eppure le ragazze, che si preoccupano per il loro amico, “me viene da piange non ce posso pensà”, sanno già tutto.

E in quel messaggio, l’unico in cui non si invitano tra loro a “parlarne di persona” o “chiamare qualcuno a Ponte San Giovanni”, la frase è molto chiara. “Ha tolto una vita” scrive la ragazza che alle richieste insistenti delle altre precisa, “amò c’è poco da parlà, Yass non c’è e non ci sarà per un bel po’, ha combinato un bel casino”. Nel commentare quanto successo, senza mai usare altre parole esplicite, le ragazze, che nella chat hanno trovato un audio destinato ad autodistruggersi inviato da Yassin, danno esplicitamente la colpa al Mohamed Abid, detto Simo, finito anche lui in carcere con le accuse di minacce aggravate e porto abusivo di oggetti atti a offendere. “Simo di mxxx - scrivono - se lo vedo.. sempre con lui sono i guai”. E........

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