Palantir, o dell'esondazione del potere tecnologico |
In una lettera inviata nel novembre del 1944, quando comunque le sorti della guerra erano gia segnate, a Vannevar Bush, il grande sociologo che coordinò l’intera strategia tecnologica americana in guerra, compreso il progetto Manhattan, affidato poi per la parte operativa ad Oppenheimer, il presidente americano Roosevelt, si soffermò sull’integrazione delle imprese private nello sforzo bellico, in particolare nel campo scientifico, e scrisse “Non c’è ragione per non utilizzare anche in tempo di pace gli insegnamenti tratti da questo esperimento”.
Una linea che fu seguita per tutta la fase della guerra fredda, e poi, rilanciata, dopo il tornante dell’11 settembre, subordinando l’intero comparto digitale alla sicurezza del paese, come spiega, senza peli sulla lingua, il grande teorico della presidenza Trump, come Peter Thiel nel suo saggio Momento Straussiano (LiberiLibri editore).
Proprio l’azienda di Thiel, Palantir, è l’emblema di questo legame, con la differenza, lo dichiara sempre lo stesso Thiel, che oggi è la tecnologia che guida la politica. Palantir infatti non è un semplice fornitore di soluzioni digitali per le forze armate di molti paesi occidentali, fra cui anche l’Italia. In molto casi, come proprio negli Usa, è suggeritore, se non proprio il gestore delle decisioni geopolitiche di questi paesi, sulla base dell'analisi predittiva di una grande massa di dati che gli sono forniti dai committenti.
Ora la stessa Palantir si prepara a svolgere le stesse funzioni - pianificare decisioni politiche e interferire nei comportamenti sociali e anche elettorali di molti paesi - anche in ambito civile. La premessa è la disponibilità di dati sensibili e intimi di decine e decine di milioni di cittadini. Uno dei primi canali per approvviggionarsi di questi dati da elaborare per estrarre previsioni sulle tendenze e disponibilità individuali di ognuno di questa massa di cittadini è il controllo delle nuove formalità di frontiera. Negli Stati Uniti infatti è Palantir che sovraintende alle nuove procedure biometriche a cui devono sottoporsi, indistintamente, tutti coloro che vogliono o debbano entrare in quel paese, compresi i diplomatici.
Si tratta, oltre ai tradizionali controlli dei documenti e verifiche delle identità, della scansionatura di dati come l’iride e le impronte digitali, oltre che l’applicazione di diverse modalità di riconoscimento facciale. Combinare queste informazioni biologiche con il corredo di........