Famiglie ordinarie di sangue e violenza

Il terrore è tornato: è la frase di lancio di It: Welcome to Derry, il prequel di It attualmente disponibile come serie in streaming, ma è anche una sentenza ricorrente nel libro di Antonella Lattanzi, Chiara (Einaudi), che non è ambientato nel New England di Stephen King, ma in una provincia pugliese stretta tra il mare e una produzione industriale che diffonde amianto nell’ambiente: in scena non c’è l’horror del maestro del brivido ma tutto il romanzo vive di una inquietante pressione della violenza domestica fuori scena che ha luogo nelle case e nelle famiglie delle due protagoniste, Marianna e Chiara, seguite dall’infanzia, all’adolescenza con un salto finale nell’età adulta.

Inseparabili da bambine, simbiotiche nell’adolescenza, anche se con stili di crescita esattamente opposti (ribelle, indipendente, curiosa e felice di scoprire sesso, droga e vita alternativa la prima, succube dei costumi tradizionali e di un’idea borghese e convenzionale la seconda), divise da questa antinomia alla fine del liceo, cosa ne sarà della loro vita quando il loro gemellaggio psichico e sensuale verrà brutalmente interrotto dal padre di una delle due?

In realtà Stephen King viene più volte citato anche attraverso una nota scena di Shining di Kubrick in cui da un ascensore una montata di sangue si tuffa in un corridoio al ralenti verso la macchina da presa: il sangue, in questa ordinaria vita di due famiglie qualsiasi, è quasi sempre prigioniero del segreto familiare come un mostro racchiuso da un incantesimo che le due protagoniste, sin da........

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