Il cosiddetto stile BB se ne va con lei

Dopo Marilyn Monroe, James Dean ed Elvis Presley, con la morte di Brigitte Bardot cala (definitivamente?) il sipario sul Novecento. 

Se gli altri grandi sono rimasti congelati in una giovinezza eterna e tragica, BB ha scelto di sopravvivere al proprio mito, evitando le trappole della chirurgia estetica e del conformismo per proseguire nell’ossessivo amore animalista che ha scandito oltre cinquant’anni della sua esistenza. 

E così - circondata dai suoi amati animali - se ne è andata a 91 anni da La Madrague, il suo fortino di Saint-Tropez dove dormiva con un coltello sotto il cuscino. Dove viveva circondata da quelle creature che non le chiedevano di essere BB. 

D’altronde lei era scappata (o, meglio, ci aveva provato) da quella prigione che era la sua fama a 39 anni, quando aveva smesso di recitare. "Il cinema è un mondo di finzione, io volevo la verità", diceva. Nel frattempo aveva messo in atto una rivoluzione fisica, legata a doppia mandata dalla moda che ne aveva osannato i tratti ribelli e anticonformisti. Il cosiddetto stile BB. 

Era il 1956 quando aveva chiesto a Rose Repetto di trasformare le scarpette da ballo in scarpe da strada. Voleva sentire il suolo. Nacquero le Cendrillon. Con quelle ballerine rosse BB ha ucciso il tacco alto e l’andatura ingessata delle dive precedenti. Ha insegnato che l’erotismo non ha bisogno di altezza, è che il passo felino si può avere soprattutto avanzando rasoterra.

Ma, come tutte le persone complesse, BB amava le contraddizioni. E così nel 1967, per il video di Harley Davidson, calzó i primi stivali sopra il ginocchio della storia moderna, disegnati per lei da Roger Vivier. È il passaggio dalla "ninfetta" alla predatrice: la femminilità mostra la sua sfaccettatura metallica, brutale, legata al feticcio della macchina e della velocità.

Ma forse - e più di ogni altra cosa - lo stile di BB era un’appropriazione indebita di elementi poveri presi da mercatini, vecchi armadi, grandi magazzini. Che, naturalmente, diventano subito trend.

Per il matrimonio con Jacques Charrier nel 1959 rifiutò la seta. Scelse il cotone a quadretti rosa e bianchi, il Vichy, pagandolo pochi franchi. Era il tessuto delle tovaglie e dei grembiuli. In quel modo brució letteralmente il concetto di lusso istituzionale e le scorte di quel tessuto finirono in tutta la Francia in una settimana. 

Altro esempio? Molto prima che diventasse il marchio di fabbrica di Jane Birkin, Brigitte usava la cesta di paglia da mercato come borsa da città, tra i palazzi di Parigi: era una sfida alla pelletteria di lusso, volta a dimostrare che l’eleganza risiede nell’uso improprio di un oggetto umile, non nel suo prezzo di listino.

BB amava fare sue le cose. È stata tra le prime a sdoganare il jeans Levi's 501 portato "al naturale": denim grezzo, a vita alta, spesso indossato con una camicia da uomo bianca........

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