Un bambino su 4 in Ue è a rischio di povertà o esclusione sociale
Attualmente, nei 27 paesi dell'UE, circa 20 milioni di bambini (quasi uno su quattro) sono considerati "a rischio di povertà o esclusione sociale", un indicatore chiave per gli obiettivi dell'UE per il 2030. Questo è quanto emerge da un nuovo rapporto dell’Unicef, La condizione dei bambini nell'Unione Europea 2024, che analizza le sfide che i bambini che vivono nei paesi dell'Unione Europea devono affrontare, tra cui l'aumento della povertà, il deterioramento della salute mentale, gli abusi sessuali online e l'esposizione all'inquinamento.
Pubblichiamo questo rapporto in vista delle elezioni del Parlamento europeo di giugno – dopo le quali inizierà un nuovo ciclo politico quinquennale – per orientare la visione dell'Ue per i bambini e le generazioni future, in particolare per i più vulnerabili e svantaggiati, tra cui i bambini con disabilità, quelli che vivono in povertà, i bambini rifugiati e migranti e i gruppi che subiscono discriminazioni.
Mantenere la casa adeguatamente calda, la possibilità di sostituire i vestiti logori, sono cose che consideriamo scontate, soprattutto nel nostro continente. Eppure, non è così. E il numero di bambini a rischio di povertà o esclusione sociale è in aumento: quasi 1 milione di bambini in più dal 2019, nonostante fosse in calo fra il 2015 e il 2019. Ciò può essere dovuto agli effetti combinati della pandemia Covid-19 e della recente inflazione alimentare ed energetica.
In diversi Paesi si è inoltre registrato un aumento dei problemi di salute mentale tra i giovani europei durante e dopo la pandemia da Covid-19: più di 11 milioni di bambini e giovani nell'UE soffrono di problematiche legate alla salute mentale. Gli adolescenti hanno maggiori probabilità di essere esposti a questo tipo di problemi, tra cui ansia e depressione, che colpiscono un quinto dei giovani tra i 15 e i 19 anni. Il suicidio è la seconda causa di morte più comune (dopo gli incidenti stradali) tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni nell'UE, e rappresenta circa un decesso su sei (17%). Nel 2020, circa........
© HuffPost
visit website