Roberto, la malattia e la richiesta di suicidio assistito: «Ormai spero di morire nel sonno, questa non è vita»

Roberto, quando si decide di morire?

«Quando la vita non è più soddisfacente. Quando non si riesce più a fare le cose che si desiderano. Quando si soffre molto. Quando le giornate sono pesanti e non riesci a viverle serenamente. Quando ogni sera speri di morire nel sonno e la mattina non hai la voglia di alzarti dal letto».

E per lei questo momento quando è arrivato?

«È arrivato diverso tempo fa. Ma poi ci sono state delle cose che mi hanno aiutato a tenere duro. E quella del suicidio assistito, in Italia, non è una pratica facilmente accessibile; così come non lo è nemmeno in Svizzera. Ma ora chiedo di poter scegliere di morire».

Aveva fatto richiesta per la prima volta nel 2019, in una clinica di Zurigo. A sei anni da quel primo diniego, adesso Roberto – padovano, 67 anni, da 19 affetto da un tumore cerebrale – ha ricevuto un sì. «Ma io voglio morire a casa mia» dice, in questi ulteriori giorni di esami: per convincere anche la sua azienda sanitaria, l’Usl Euganea, che per lui........

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