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Le riforme che servono alla giustizia

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La coincidenza temporale tra il proscioglimento di un Matteo (Renzi) nel procedimento Open e l’assoluzione dell’altro nel processo Open Arms (Salvini) ripropone il problema del rapporto tra politica e giustizia, con il primo che chiede le scuse di chi ha strumentalizzato le accuse a suo carico e il secondo che invita ad accelerare con l’approvazione di nuove norme: «Riforme, riforme, riforme». A cominciare da quella costituzionale già incardinata in Parlamento che comprende separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, doppio Csm e un’Alta corte esterna per le sanzioni disciplinari; scelte destinate a inasprire le tensioni tra il governo e le toghe (di ogni estrazione politica e culturale, non solo quelle «rosse»), e fra maggioranza e opposizione. Non il miglior viatico. Restando poi da dimostrare quanto queste riforme possano evitare o ridurre le peripezie giudiziarie lamentate dai due imputati «eccellenti», che dicono di parlare a nome dei tanti altri........

© Corriere della Sera


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