«Tammurriata nera» compie 80 anni: storia di una canzone definita razzista

Le polemiche sul testo non si sono mai placate, da quel 1944 in cui fu eseguita per la prima volta. Vittorio De Sica la volle nel film «Ladri di biciclette». James Senese ancora oggi la definisce offensiva

Piedigrotta 1944, settembre, per la prima volta viene eseguita a Napoli «Tammurriata nera», da quel giorno e per ottant’anni polemiche velenose e l’accusa di essere la prima canzone razzista italiana. È così? Il dibattito è aperto, ma di sicuro è la prima canzone che va oltre cuore, fiori, amore e che si occupa di un fenomeno sociale esploso subito dopo le Quattro giornate di Napoli con la “fraternizzazione” tra i soldati di colore dell’esercito americano e le ragazze napoletane stremate da fame e anni di guerra. La storia di Tammurriata merita di essere raccontata.

Nel 1944, Edoardo Nicolardi è un dirigente amministrativo di un famoso ospedale di Napoli, il “Loreto Mare”, come hobby scrive canzoni, e ne ha già lanciate sul mercato alcune che hanno spopolato. Come la celebre Voce ‘e Notte. Quel giorno Nicolardi, assiste a un episodio che lo colpisce: una giovane donna bianca partorisce un bambino di colore, fatto inedito in una città come Napoli, ma non sa ancora che è la prima volta di una “serie” che si rivelerà lunga, tanto che quei bambini vengono chiamati “I figli della........

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