La lentezza e le incerteze della macchina dei soccorsi fa arrabbiare i cittadini sfollati dalle abitazioni di Pozzuoli. Circa 50 gli edifici evacuati
Due gazebo della Protezione civile regionale rovesciati da una folata di vento. Malinconicamente capovolti finiscono «gambe allâaria» nel campo di accoglienza davanti alle tre tende di via Napoli, a Pozzuoli, sotto gli occhi increduli delle poche famiglie che vi hanno trovato rifugio. à la foto di un piccolissimo incidente ma dal valore fortemente simbolico: la falsa partenza dei soccorsi e dellâassistenza alle migliaia di persone che avevano trascorso la notte in strada, dopo la scossa più forte degli ultimi 40 anni.Â
Lentezza, sciatteria, pressapochismo. Non ha funzionato come ci si aspettava la macchina dellâorganizzazione che si supponeva ormai perfettamente «oleata» e pronta a entrare in azione con rapidità ed efficacia. Invece. «Ci sentiamo abbandonati, siamo parcheggiati qui dallâalba senza informazioni e siamo soli â si lamenta Erika Fusco, 38 anni, in tenda con i suoi figli piccoli â non ci hanno portato nulla da mangiare per tutta la mattinata, nemmeno i bagni chimici per i nostri bisogni. E poi ieri sera i miei figli stavano sotto i gazebo che sono caduti, per fortuna stamattina erano qui con me, altrimenti avrebbero rischiato di ferirsi».Â........