La storia di un centro sociale nato 40 anni fa per «colorare» il quartiere
Dichiarato «bene comune», ha portato avanti la teoria della scuola della creatività , inventando un Carnevale partecipato e trascinante
Se vivete a Napoli e dintorni e non siete mai stati al Carnevale del Gridas a Scampia avete perso moltissimo. Avete perso unâesperienza di divertimento collettivo, di spettacolo, un momento commovente e trascinante, interclassista e intergenerazionale, una festa sfrenata e irruenta che penetra nel cuore nascosto del quartiere e lo trasforma.Â
E vi conviene recuperare questâanno, in fretta, perché il centro sociale fondato da Mirella La Magna e da quel genio visionario di Felice Pignataro, suo marito (che dal 2004 non câè più), è a rischio sopravvivenza.Â
La storia del Gridas è lunga e travagliata, in effetti è uno di quegli spazi «occupati» su cui pendono questioni amministrative, nonostante sia stato dichiarato «bene comune» con un atto ufficiale del Comune di Napoli. Già nel 2013 vinse un processo penale con piena assoluzione perché vide riconosciuta la sua opera gratuita al servizio della collettività . Ora però è arrivata la sentenza della Corte dâAppello che ha respinto il ricorso dellâassociazione,........





















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