Indagine della Dda, dello Sco e della Squadra mobile di Napoli nei confronti di presunti esponenti dell'organizzazione camorristica

Associazione di tipo mafioso, estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e detenzione a fine di spaccio di droga, reati aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan del Rione Moscarella, operante nei comuni di Castellammare di Stabia, Pompei, Sant'Antonio Abate e zone limitrofe. Sono i capi d'imputazione che hanno portato la polizia ad eseguire nelle scorse ore undici misure cautelari, delle quali 9 in carcere, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia e concesse dal gip del tribunale di Napoli. Le altre misure adottate sono una agli arresti domiciliari ed un'ultima consistente nell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

In particolare, nel corso delle indagini svolte dalle Sezioni investigative del Servizio centrale operativo (Sisco) con il supporto operativo della Squadra Mobile di Napoli, sarebbero stati individuati vari episodi estorsivi, posti in essere in danno di alcuni operatori commerciali. Inoltre, uno degli indagati, benché detenuto, avrebbe mantenuto contatti telefonici con i propri complici, al fine di pianificare e dirigere le attività estorsive pur trovandosi ristretto. Â

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15 aprile 2024 ( modifica il 15 aprile 2024 | 08:57)

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Castellammare, estorsioni comandate dal carcere: undici misure cautelari contro il clan del Rione Moscarella

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Indagine della Dda, dello Sco e della Squadra mobile di Napoli nei confronti di presunti esponenti dell'organizzazione camorristica

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