E a Napoli resta anche l'inchiesta sull'informatico di Gela che ha bucato la rete del Ministero della Giustizia
Il programmatore informatico che ha tenuto sotto scacco le procure di mezza Italia resta per il momento ancora detenuto in carcere. I giudici dellâottava sezione del tribunale del Riesame di Napoli questa mattina hanno confermato la misura cautelare eseguita lâ1 ottobre scorso nei confronti dellâhacker siciliano ventiquattrenne Carmelo Miano, arrestato a Roma nellâambito di una indagine della polizia postale coordinata dai magistrati del pool cybercrime della Procura di Napoli. I giudici della libertà hanno anche confermato la competenza territoriale dell'inchiesta, che resta dunque a Napoli. La procura partenopea contesta a Carmelo Miano i reati di accesso abusivo aggravato alle strutture e diffusione di malware e programmi software in concorso.
Carmelo Miano, il ventitreenne hacker siciliano arrestato a inizio mese, non si sarebbe limitato a........