In un cinema del Vomero, durante l'iniziativa di una scuola media del quartiere. Il fratello del giornalista ucciso dalla camorra: «Davanti alla morte si resta in silenzio. Bisogna interrogarsi sul perché è scattato l'applauso»
Una scena di Fortapà sc e, a destra, Giancarlo Siani
«Alla morte non si applaude, mai, per nessuno. Questo dovrebbe far parte dell'animo umano. Davanti alla morte si resta in silenzio, questo non va neppure spiegato. Ma se invece accade, se alcuni ragazzi, pochi, molto giovani, di una scuola che si sta impegnando per far crescere in loro il senso della legalità e della giustizia, applaudono alla morte violenta e quindi scelgono di stare dalla parte di chi spara, c'è bisogno che noi tutti, ci si interroghi sul perché». Paolo Siani, pediatra, ex parlamentare e fratello di Giancarlo, il giornalista napoletano ucciso........© Corriere del Mezzogiorno