«Criature», la regista Allegra: «L'idea nata quando un bimbo di 8 anni mi servì il caffè»

Esce il 5 dicembre nelle sale il lungometraggio ambientato nella periferia di Napoli che affronta il dramma della dispersione scolastica. Nel cast anche Marco D'Amore e Maria Esposito, la Rosa Ricci di «Mare Fuori»

«La prima volta che ho visto Napoli? Era il 2004. Tornavo dal Kashmir, inviata da «Le Monde», e la redazione, dopo la lunga e difficile trasferta, mi affidò un reportage su donne e clan, quasi come fosse una vacanza premio. Ma mi ritrovai nel mezzo della faida di Scampia». Inizia lì, nei mesi della guerra di camorra, quel legame irrinunciabile, «una scelta di cuore», che ha portato la giornalista e regista Cécile Allegra, romana ma parigina d’adozione, a tornare «almeno quattro volte l’anno» a Napoli, per esplorarne realtà e contraddizioni, per incontrare «magistrati e investigatori bravissimi, maestri di strada e ragazzi che meritavano altre opportunità » e raccontare tutto con articoli e filmati per la stampa francese. «Ma a mano a mano il mio lavoro di documentarista si faceva........

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