Volti di speranza Il mio amico Fortunato, che è venuto con me sino all’inferno
Don Maurizio Patriciello insieme a don Fortunato Di Noto in piazza San Pietro per un'udienza del Papa
La pedofilia e la pedopornografia sono due brutte bestie. Talmente brutte che se ne parla poco, male, di cattiva voglia e a bassa voce. Gli uomini fanno fatica a credere che un minore innocente possa scatenare - violenta e vergognosa - la libidine di una persona adulta. Si rimane, poi, sbigottiti, quando la bambina o il bambino stuprati sono venuti al mondo solo da pochi mesi o - addirittura - da pochi giorni.
Ma chi sono i pedofili? Viziosi da punire? Malati da curare? Esseri diabolici da internare? Scienziati di tutto il mondo, unitevi! Dateci una risposta, diteci con chi abbiamo a che fare e come difendere le nuove generazioni da questi figuri. Spiegateci che cosa si scatena nella loro sessualità perversa, e perché. Governi di tutto il mondo non badate a spese, schierate in campo le migliori risorse, per strappare dalle grinfie di queste persone spietate e disturbate, le fragilissime membra dei bambini. In Italia, un uomo senti di essere chiamato a fare luce su questo dramma crudele e quasi del tutto sconosciuto.
Da quel giorno sono trascorsi più di30 anni. Informa, denuncia, scrive, lancia allarmi, collabora con le istituzioni, corre in aiuto delle vittime e dei loro familiari. Si chiama Fortunato Di Noto, è siciliano, è prete, è parroco. Per la sua stazza fisica e la sua bontà, per gli amici è “il gigante buono”. Sapevo di lui, lo ammiravo, pregavo per la sua nobilissima missione. Desideravo incontrarlo. La Provvidenza – ancora una volta – mi corse incontro.
A un convegno, nel Lazio, ci ritrovammo a sedere allo stesso tavolo. L'intesa fu immediata. Mi parve di conoscerlo da sempre. Don Fortunato ha fondato e dirige l'associazione “Meter”, impegnata, soprattutto, nello scovare e denunciare alla Polizia postale i siti online che sorgono come........
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