
L'oltraggio dei roghi in Campania Respiriamo l'inferno senza colpa. Ora basta
Se qualcuno avesse avuto ancora qualche dubbio, venerdì scorso ha dovuto cambiare idea. Parlo, naturalmente, dei dubbi veri di una persona intellettualmente e moralmente onesta. Perché i "dubbi" che continuano ad avere coloro che, in un modo o in altro, fanno affari milionari riducendo (o lasciando ridurre) in fumi e ceneri tossici gli scarti industriali che non sanno come smaltire legalmente, dubbi non sono, ma menzogne. La fantasia degli antichi ha sempre immaginato e raffigurato l’inferno come una fornace ardente. Per dare l’idea della sofferenza, della distruzione, del tormento. Occorre ammettere che ci sono riusciti a far i vedere e vivere un inferno in terra. Le fiamme alte, i fumi neri, i fetori velenosi che si sprigionano dagli enormi roghi che siamo costretti a subire, non possono che essere paragonati all’inferno.
Un inferno che la Campania, venerdì scorso, ancora una volta, ha dovuto sopportare con orrore e terrore. Si è iniziato da Battipaglia, ridente cittadina del Salernitano. Nella notte, in fumo sono finite tonnellate di pneumatici ammassati in un’azienda. I cittadini, già allarmati da........
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