È da quasi mezzo secolo che il numero medio di figli per donna in Italia è sotto il livello di sostituzione, quel 2,1 che permette a una popolazione di restare più o meno stabile nel tempo. E sono quarant’anni che il tasso di fecondità si è inabissato sotto il figlio e mezzo, senza più riemergere. Ciononostante il nostro Paese non è ancora riuscito, in tutti questi anni, a dotarsi di un sistema di aiuti alle famiglie razionale, chiaro, stabile, universale, equo, sufficientemente condiviso e coerente con l’obiettivo di evitare il declino demografico.
E infatti nel declino ci siamo finiti intrappolati, senza la possibilità matematica di ritornare a galla se non confidando nell’immigrazione, o tutt’al più in qualche nascita aggiuntiva che possa permetterci di avere tra vent’anni e oltre una popolazione attiva meno striminzita di quello che si prevede. Giusto per dare qualche numero: oggi abbiamo tre persone in età da lavoro, cioè dai 15 ai 64 anni, ogni due che sono formalmente “a carico”, i minori di 14 anni e i........