Analisi L'Europa non è più un posto sicuro. Perché Valencia ci riguarda tutti
Forse è un po’ esagerato rievocare l’11 settembre 2001 e l’attentato alle Torri Gemelle di New York guardando a quanto accaduto nelle ultime ore in Spagna, a Valencia, dove più di cento persone sono morte – e il conto delle vittime non è ancora completo – a causa di un’alluvione come non si era mai vista, un evento climatico che definire estremo non rende l’idea quanto ricordare che in otto ore è caduta la quantità di pioggia che normalmente da quelle parti scende in un anno.
È vero, il nemico è diverso, la minaccia non è un disegno lucido e folle originato dalla volontà umana di generare terrore, e così il sacrificio di vite umane pagato a una natura verso la quale noi europei abbiamo imparato a rapportarci valutandone la forza e l’imprevedibilità, insieme alla bellezza e ai suoi doni. Ma c’è un punto sul quale dovremmo concentrare le attenzioni in questo momento, pensando a Valencia, e farne tesoro per quanto possibile: è la data da segnare, questi ultimi giorni di ottobre 2024 durante i quali senza averne ancora piena consapevolezza impareremo che di fronte al clima e alle sue trasformazioni........
© Avvenire
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