menu_open
Columnists
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Europa I nuovi equilibri tra Roma e Bruxelles dopo la nomina di Fitto

5 0
18.09.2024

Anche il secondo step verso la nascita del nuovo governo europeo si presta a valutazioni complesse, che richiedono equilibrio e prudenza. Ursula von der Leyen ha affrontato e sciolto con piglio nodi politici seri, primo fra tutti l’allargamento della Commissione ai Conservatori senza terremotare il rapporto con Socialisti e Liberali. Allo stesso tempo, però, è difficile dire se il lavoro di equilibrismo riuscirà a tradursi in un’azione di governo lineare ed efficace nonché in grado di rilanciare l’immagine delle istituzioni europee presso i cittadini. La politica tedesca è stata abile a rimuovere veti e persino – come accaduto con la Francia – a scegliersi profili più compatibili con la propria visione strategica, ma sarà una sfida ardua far marciare in un’unica direzione, e concreta, un puzzle abbastanza eterogeneo di sensibilità e interessi.

Dalla visuale italiana, è legittimo che la premier Giorgia Meloni abbia accolto la nomina di Raffaele Fitto con il sapore della rivincita rispetto a chi la riteneva già sconfitta nei nuovi assetti europei: il ruolo del ministro italiano (che dovrà lasciare il governo quando l’Europarlamento lo confermerà nel ruolo che gli ha dato Von der Leyen, lasciando una voragine non da poco) è........

© Avvenire


Get it on Google Play