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Editoriale Il vero realismo della politica

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29.10.2024

L’esercizio quotidiano di entrare nel merito di provvedimenti e misure può alimentare, anche implicitamente e senza dolo, una forma di “realismo” per cui in politica tutto, grossomodo, diventa legittimo e presentabile. È accaduto nell’opinione pubblica anche per quanto riguarda il protocollo Italia-Albania sui migranti: la doverosa disamina degli intendimenti del governo di Roma, i particolari operativi dell’accordo con Tirana, le interlocuzioni con l’Unione Europea circa la plausibilità della misura hanno “normalizzato” la logica culturale che sottende il protocollo. Anche la cronaca delle ultime settimane – l’intervento del tribunale di Roma a garanzia dei migranti trasferiti e la reazione del governo – ha, nel complesso, contribuito a far passare l’idea che i centri in Paesi terzi siano, semplicemente, una opzione tra le altre nel vasto e complesso capitolo delle politiche migratorie.
Ma lungo questa strada si rischia di perdere di vista l’essenziale. Di non porsi più le domande di fondo. Nel caso specifico: è davvero........

© Avvenire


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