menu_open
Columnists
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

I poeti e noi L’amore è un cammino insieme. L'ho imparato dai nonni e da Montale

5 26
26.11.2024

Imago mundi

I miei nonni Maria e Doroteo, che da tanti anni non ci sono più, restano due delle persone più significative della mia vita. Da bambino trascorrevo con loro molto tempo: con mia nonna giocavo a fare il prof, condividendo con lei racconti e poesie, con mio nonno esploravo il mondo in bicicletta e lui mi faceva notare ogni dettaglio della natura come se fosse un miracolo. Quando penso a cosa significhi amarsi davvero, mi vengono in mente loro due. Un amore, il loro, molto distante da certe deformazioni passionali e romantiche. Ricordo una studentessa che, tutta seria, mi disse, citandomi forse un qualche poeta: «L’amore sono due aquile chiuse in una gabbia molto stretta, che non hanno spazio per muoversi e allora si squarciano il petto a vicenda». Di fronte a questa immagine rimasi turbato: quello, più che amore, mi sembrava sadomasochismo; più una scena da film horror che il simbolo di un sentimento, per quanto forte.

Un’altra volta, un’amica mi disse: «L’amore è alchimia, è totalmente incontrollabile». Pensai che era un’immagine affascinante, pure una bella frase da serie tv forse, ma che se l’amore fosse solo irrazionalità e passione, e non anche discernimento e scelta, sarebbe molto simile a una malattia contagiosa: qualcosa che o hai non hai, e non decidi tu di avere. E pensai anche che a me non piacerebbe amare ed essere amato senza che ci sia anche una scelta, quindi una libertà che si dona e si mette in gioco, perché la libertà è una delle caratteristiche fondamentali per costruire ciò che siamo, per decidere ciò che davvero conta per noi. Un’altra volta ancora mi raccontarono di un noto personaggio che in una conferenza aveva affermato: «L’amore può risolvere ogni problema. Se ami qualcuno, il tuo amore lo può cambiare». Anche in questo caso fui molto turbato da quelle affermazioni: se fossero vere, l’amore sarebbe una forma di manipolazione! Ma l’amore non pretende di cambiare le persone secondo i propri desideri, le accoglie per ciò che sono. Poi, certo, amare ed essere amati fa emergere il nostro lato migliore, ma non cambia chi siamo. Aspettarsi che l’altro cambi secondo i nostri desideri e, a volte, secondo i nostri capricci, è una illusione fuorviante e pericolosa, che può persino portare ad accettare situazioni che non dovrebbero essere tollerate.

Mi impressiona negativamente anche l’archetipo assai diffuso secondo cui, quando si ama, l’altro........

© Avvenire


Get it on Google Play