Rapporto Draghi e Società civile L'Europa deve condividere molto più del debito
Gli Stati membri dell’Unione Europea non si coordinano (non fanno gioco di squadra) dove conta, è essenziale farlo (Europe does not coordinate where it matters). Punto e a capo. In questo periodo secco e isolato dell’introduzione c’è la sintesi del Rapporto Draghi. Una sintesi che richiama quell’intelligenza relazionale (fraternità) che è la grande assente nel paradigma socioeconomico contemporaneo, ed è invece al centro della rivoluzione dell’economia civile.
Scambio di doni come eccedenza rispetto a quanto dovuto che innesca gratitudine, reciprocità, fiducia, cooperazione, costruzione di relazioni solide e mette le basi per quell’“uno con uno” che fa “più di due” ed è il principio di superadditività che dà slancio e vigore alle compagini umane. L’intelligenza relazionale si fonda sugli stessi identici principi, che si tratti di relazioni familiari, interpersonali, tra colleghi di lavoro, compagni in uno sport di squadra, Stati nazionali. Ed è su di essa che si basano soddisfazione e ricchezza di senso di vita, pace, prosperità economica e sociale. Il primo fondamentale ambito in cui il rapporto Draghi declina questo principio è quello della condivisione delle risorse finanziarie con un appello all’esigenza........
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