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Editoriale Quello che serve è fuori manovra

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02.12.2024

Cosa cambia per i cittadini e le famiglie con la nuova legge finanziaria in via di approvazione entro fine anno? Iniziamo citando una bella frase di una vecchia canzone: «È il fiume che trasforma il legno mentre lo trasporta via», recitano Mimmo Locasciulli ed Enrico Ruggeri. Il legno è la finanziaria e il fiume è il suo interminabile iter che passa dalla Nadef per l’approvazione della bozza in Consiglio dei ministri, il dibattito con le parti sociali e l’opinione pubblica, i passaggi in commissione, gli emendamenti proposti da maggioranza e opposizione, fino alla foce del fiume rappresentata dalla scadenza di fine anno quando in genere il maxi-emendamento raccoglie le proposte di emendamenti che il governo approva. Quello che diremo del “legno” dunque potrebbe ancora essere modellato e modificato man mano che ci avviciniamo al punto di arrivo. In realtà il margine di manovra, almeno a livello quantitativo, è molto limitato, per via delle nuove politiche di rientro dal debito concordate in sede europea. All’interno di questi vincoli (che impongono di stabilire priorità e accettare dolorose rinunce) i temi principali........

© Avvenire


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