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Atomica Il tesoro della speranza oltre la tragedia di Nagasaki

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09.08.2024

«Questo chiedono a Dio gli abitanti di Urakami che piangono prosternati nella cenere: che la loro città sia l’ultima nel mondo resa deserta dall’atomo. Gridano a tutti gli uomini: “Non fate più guerre! Seguiamo la legge suprema di Dio, amiamoci! Restiamo uniti, lavoriamo insieme per il bene di tutta l’umanità”».

Con queste parole si conclude il libro “Le campane di Nagasaki”, un diario dell’anima scritto da Takashi Paolo Nagai, medico radiologo testimone dell’esplosione che il 9 agosto 1945 seminò terrore, distruzione e morte (80mila nel giro di cinque mesi) tre giorni dopo l’analogo evento di Hiroshima. Urakami è il quartiere che fu l’epicentro dell’esplosione, e proprio lì Takashi Nagai trascorse gli ultimi anni della vita minata dalla leucemia contratta in seguito alle radiazioni a cui la professione l’aveva esposto. Nell’esplosione aveva perso amici e colleghi e soprattutto l’amata moglie Midori,........

© Avvenire


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