Analisi Nell'escalation della guerra Ucraina-Russia resta un esile filo di speranza
Un ragazzo evacuato dalla zona di Donetsk - Reuters
L’apparenza, ma diciamo pure la realtà dei fatti, non lascia grande spazio all’ottimismo. La guerra Russia-Ucraina – oramai di questo si tratta, non più soltanto di un’invasione proditoriamente progettata da Mosca due anni e mezzo fa – va assumendo giorno dopo giorno i contorni di un conflitto definitivo che realisticamente potrebbe concludersi soltanto con la resa o la rinuncia di uno dei belligeranti. E sappiamo altrettanto bene che una potenza nucleare che dispone di riserve di centinaia di migliaia di soldati arruolabili e utilizzabili sul campo oltre che una provvista inesauribile di armamenti fornitigli da Paesi amici come l’Iran, la Corea del Nord e la Cina (ma non saremmo sorpresi di scoprire che altri fabbricanti di armi teoricamente allineati con il blocco occidentale sarebbero ben lieti di fornire sotto banco a Mosca un po’ dei loro succulenti prodotti) difficilmente potrebbe capitolare sul campo di battaglia.
Il che non ha impedito ai generali di Zelensky di attuare una controffensiva sul territorio russo arrivando a sfiorare Kursk,........
© Avvenire
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