menu_open
Columnists
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Editoriale Con la vittoria di Trump cosa cambia per l'Ucraina

5 1
12.11.2024

Com’era prevedibile, la clamorosa e sorprendente (almeno nelle dimensioni, che nessuno aveva previsto) rielezione di Donald Trump ha spalancato le porte a un’alluvione di ipotesi più o meno campate in aria sulle sue intenzioni riguardo al fronte per noi europei più caldo, l’Ucraina. In una fase in cui Trump non ha deciso nulla diventa possibile attribuirgli di tutto: dalla volontà di assecondare Putin a quella di minacciarlo (“Ho l’esercito in Europa”), dal progetto di liquidare Zelensky per via elettorale o “diplomatica” a quello di far entrare l’Ucraina zelenskiana nella Nato.
Ci sta, bisogna avere pazienza. Ma anche conservare un minimo di lucidità. Nell’immediato, le cosiddette “prospettive di pace” fatte immaginare o generate dal cambio di presidenza Usa, finché non diventeranno iniziative concrete avranno un’inevitabile conseguenza: di intensificare il conflitto, renderlo ancora più aspro e sanguinoso, spingere i contendenti ad alzare la posta per arrivare a eventuali trattative nella posizione più forte possibile. Cosa che sta già avvenendo sul campo di battaglia.
I comandi russi stanno accumulando truppe (compresi i famosi soldati della Corea del Nord) nella regione di Kursk, che hanno........

© Avvenire


Get it on Google Play