Analisi La manovra da 30 miliardi: ecco tutte le "acrobazie" in bilancio
La manovra come un'acrobazia - Imagoeconomica
La manovra c’è, per grandi linee. Dalle prime anticipazioni di un testo destinato a evolvere, questo intervento salito a 30 miliardi appare come una legge acrobatica, per così dire, che cerca e si sforza di mandare qualche segnale nuovo (e positivo), pur nella mancanza di una chiarezza di fondo, ancora una volta, su quel che servirebbe davvero a un Paese abituato dalla politica a vivere al di sopra delle proprie possibilità: quelle di chi è oberato da un debito pubblico ormai a un passo dai 3mila miliardi e che si dibatte in una crescita sempre asfittica, malgrado l’aiuto della maxi-iniezione da 195 miliardi di fondi europei del Pnrr.
L’assenza di una piena “operazione-verità” si palesa già nella premessa del ministro Giancarlo Giorgetti: «Nessuno avrà nuove tasse». Non del tutto vero, perché il miliardo atteso dalle minori detrazioni equivale a più tasse, per non dire dell’intervento sulle accise (quelle che la Meloni dei tempi dell’opposizione voleva cancellare), non a caso per ora nemmeno quantificato.
Ma partiamo dagli aspetti positivi. Stante la situazione (quella internazionale, ma pure quella nazionale di un’Italia finita in procedura........
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