Usa La lotteria presidenziale porta a un nuovo livello la monetizzazione del voto
Denaro e voti vanno da sempre a braccetto nel sistema elettorale americano. Fa parte della cultura popolare la credenza che Joseph Kennedy, non sapendo più cosa regalare al figlio John, gli avesse comprato la Casa Bianca. Ancor prima, nel 1895, il senatore americano Mark Hanna passò alla storia per la risposta data a un giornalista: «Ci sono due cose importanti in politica. La prima sono i soldi, la seconda non me la ricordo».
Ma quando si parla di contributi elettorali in America, come per le autostrade e gli hamburger supersize, le proporzioni sono gigantesche. I milioni che già confluivano nelle tasche di aspiranti deputati, senatori e presidenti statunitensi sono diventati centinaia a partire dal 2010, quando la Corte Suprema ha tolto ogni limite ai versamenti che un’azienda può fare a un candidato, dietro il sottile velo dei “comitati d’azione”, i Pac. O super-Pac, come sono chiamati ora che gestiscono budget superiori a quelli di molti Paesi.
Poi è arrivato Elon Musk. Che........
© Avvenire
visit website