Analisi Ancora «rossi» contro «neri». Se la politica gioca col fuoco della storia
Andiamo subito al punto: una politica responsabile non può permettersi di ricorrere a espressioni che contribuiscono a fomentare gli animi, specialmente in un contesto sociale, economico e internazionale come quello attuale, infiammato da enormi disuguaglianze, gravi crisi, guerre, sconvolgimento climatico. Ma è proprio ciò che sta accadendo. Negli ultimi giorni, abbiamo ascoltato Maurizio Landini, il segretario generale del maggiore sindacato, incitare alla «rivolta sociale», un ministro della Repubblica, Matteo Salvini, definire «comunisti» i magistrati che hanno preso legittime decisioni non gradite al governo e parlare di «zecche rosse» a proposito di partecipanti a una manifestazione, il sindaco di Bologna Matteo Lepore accusare il governo di avere «mandato 300 camicie nere in città».
E il triste sunto non termina qui, perché le leader dei due schieramenti, la premier e presidente di FdI Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein, hanno battibeccato a distanza, ironizzando la prima sui diritti sindacali e sulla........
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