Il 13 dicembre Leone XIV ha ricevuto in udienza i partecipanti al Giubileo della diplomazia, rivolgendo loro un discorso centrato sull’idea che è la speranza la virtù necessaria per cercare e raggiungere accordi di pace fra i popoli. Le parole finali pronunciate dal Successore di Pietro sono state un appassionato appello alla ricerca della pace: «La pace è il dovere che unisce l’umanità in una comune ricerca di giustizia. La pace è l’intento che dalla notte di Natale accompagna tutta la vita di Cristo, fino alla sua Pasqua di morte e risurrezione. La pace è il bene definitivo ed eterno, che speriamo per tutti». È su queste tre caratteristiche attribuite dal Papa a ogni serio impegno per promuovere la pace ‒ un dovere universale, un aspetto centrale della sequela di Cristo e un bene cui tendere tutti ‒ che vorrei soffermarmi brevemente nelle riflessioni che seguono. Che la pace sia un dovere inseparabile dalla ricerca della giustizia non è una verità scontata: nella storia la volontà della maggior parte dei vincitori è stata quella di imporre la pace ai vinti nel segno di un ordine spesso del tutto iniquo, fatto passare come giustizia riparativa per le ferite e i disastri prodotti dalla guerra. Solo una pace che assicuri il rispetto della dignità........