Lo scontro istituzionale Il richiamo di Mattarella e le tutele minime in democrazia
A chi e a che cosa si riferiva Sergio Mattarella nell’auspicare, domenica, che tra le istituzioni vi sia «collaborazione, ricerca di punti comuni, condivisione delle scelte essenziali per il loro buon funzionamento e per il servizio da rendere alla comunità»?. Nella decennale dimestichezza con il galateo istituzionale, è ben nota la sua ritrosia a prendere parola su argomenti al centro delle libere valutazioni del Parlamento e dell’esecutivo.
È quindi probabile che il riferimento principale del Capo dello Stato fosse rivolto alla perdurante inadempienza nella nomina del giudice costituzionale. Tuttavia questo ritardo – motivo di grande amarezza, per Mattarella – è la cartina di tornasole di un malessere più ampio, di cui la vicenda dell’ennesimo scontro, con rari precedenti, fra politica e magistratura è solo l’ultimo esempio. Dunque, se il Presidente, intervenendo a Bari al Festival delle Regioni e delle Province autonome, ha richiamato che «vi sono dei momenti nella vita di ogni istituzione in cui non è possibile limitarsi ad affermare la propria visione delle cose – approfondendo solchi e contrapposizioni – ma occorre saper esercitare capacità di mediazione e di sintesi», il monito va riferito, inevitabilmente, anche........
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