Il vertice Al G20 il cantiere aperto dei nuovi equilibri mondiali
In un mondo multipolare con alleanze a geometria variabile, il G7 e i Brics in formazione allargata sono stati dipinti come poli opposti e alternativi dei nuovi equilibri mondiali a venire. Domani a Rio de Janeiro gli “schieramenti” si sciolgono e ricompongono nel gruppo dei G20, forum nato in un’altra era – il 1999 – per affrontare la crisi economica asiatica e oggi trasformatosi in una sede di incontro tra Paesi con obiettivi molto diversi e poco inclini a collaborare oltre le formali dichiarazioni conclusive. Prevale lo scetticismo sulla concretezza delle decisioni che potranno essere assunte nella due giorni preparata meticolosamente dal presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, sebbene i partecipanti arrivino con un’agenda particolarmente ricca e significativa. L’hanno siglata all’Onu lo scorso 25 settembre i ministri degli Esteri in preparazione dell’incontro dei capi di Stato e di governo. La “Call to Action on Global Governance Reform” ha l’ambizione di introdurre impegni per la riforma e la modernizzazione dei principali organismi internazionali, a partire dall’Onu e dall’Organizzazione Mondiale del Commercio.
E ancora, la revisione delle quote di prestito al Fondo Monetario Internazionale, di fare passi avanti nel dibattito sul........
© Avvenire
visit website