Il futuro è dei lavori creativi. Ma chi laverà le scale? |
Viviamo in un’epoca in cui tutti sembrano occuparsi di geopolitica, realpolitik, dazi, terre rare. Ci schieriamo come tifosi, oggi con un Paese, domani con un altro, mentre la politica estera è diventata una forma di intrattenimento da social. Contestiamo un’Europa che vorremmo diversa, ma che, al contempo, continuiamo ad eleggere senza davvero conoscerne il funzionamento. E intanto la classe dirigente che ne scaturisce non fa nulla, anche perché nulla può fare, stretta tra trattati, decisioni ad unanimità, vincoli e compromessi. Nel frattempo, i governi nazionali si sfilano ogni responsabilità. “Non possiamo fare nulla”, è la frase che riecheggia tra i palazzi.........