Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini (foto Ansa)

Egregio direttore, anche i vescovi dell’Emilia-Romagna hanno preso una posizione molto netta sul fine vita e sull’imbroglio usato dall’amministrazione Bonaccini per cercare di imporre il suicidio assistito nella regione. Quelle dei vescovi mi sembrano parole inequivocabili e davvero mi chiedo come – soprattutto i cattolici del Pd, ma anche ogni persona dotata di lume di ragione – possano essere ignorate. Tra l’altro, rispetto a tante chiacchiere, mi pare anche una bella lezione di laicità e umanità a chi si riempie la bocca parlando di “valori democratici” e poi non sa far altro che ripetere slogan triti e ritriti sull’autodeterminazione e la libertà di scelta.

Carlo Sansoni via email

«La proposta della Regione Emilia-Romagna di legittimare con un decreto amministrativo il suicidio medicalmente assistito, con una tempistica precisa per la sua realizzazione, presumendo di attuare la sentenza della Corte Costituzionale 242/2019, sconcerta quanti riconoscono l’assoluto valore della persona umana e della comunità civile volta a promuoverla e tutelarla». «Esprimiamo con chiarezza la nostra preoccupazione e il nostro netto rifiuto verso questa scelta di eutanasia, ben consapevoli delle dolorose condizioni delle persone ammalate e sofferenti e di quanti sono loro legati da sincero affetto». Rimando a questo link per leggere per intero il comunicato della Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna.

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Ci sono le manifestazioni non autorizzate. Per motivi seri. Chi organizza può chiedere al giudice di intervenire per opporsi al divieto. Quelle autorizzate normalmente non hanno problemi. Se le prime vogliono spingersi in luoghi sensibili e i poliziotti lo impediscono fanno il loro dovere. Normalmente la cosa non è semplice. Chi manifesta non sta davanti ai poliziotti a due metri di distanza. No! Si butta sulla polizia prima spingendo e insultando, poi sempre di più anche con forza: pugni, bastoni e spinte a testuggine. I poliziotti normalmente reagiscono. Spingono e usano il manganello con i più facinorosi. Spesso sono poi quelli che distruggono vetrate di banca o di aziende, ritenute colluse con il “nemico”. Conclusione: giusto tutelare il diritto a manifestare, ma a volte le manifestazioni sono espressione di odio e violenza.

Bruno Calchera via email

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Spero vogliate portare ad una maggiore visibilità e conoscenza la vita e le opere di Vittoria Maioli Sanese, tornata alla casa del Padre il 18 gennaio ’24. Credo che non sia stata raccontata in maniera diffusa l’opera da lei compiuta come scrittrice di coppia coniugale, famiglia, educazione nei suoi cinque testi editi da Marietti (di cui uno tradotto in spagnolo). Avendola conosciuta quando avevo 15 anni, ne ho apprezzato tutto il percorso e specialmente l’aiuto sempre disponibile verso famiglie e persone che si rivolgevano a lei. Conoscerne tutta la ricchezza può solo essere dono fatto a tutti in questo tempo tanto difficile e complesso. Grazie.

Anna M. Franci via email

Gentile Anna, lei ha ragione e certamente Vittoria Maioli Sanese ha avuto un ruolo speciale e importante per molte persone. È stata molto generosa e disponibile anche con noi di Tempi che spesso la interpellavamo per trovare chiavi di lettura su casi che emergevano dalla cronaca. E, come può constatare anche con una ricerca sul nostro sito, le sue interviste – penso anche all’ultima, quella sul caso Cecchettin – si segnalavano sempre per profondità e originalità di giudizio. Per far conoscere la ricchezza della sua figura non credo basti un articolo, ma… servirebbe un libro! È un’idea. Se qualcuno si fa avanti, troverà il sostegno di Tempi.

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Fine vita. I vescovi dell’Emilia-Romagna sconcertati da Bonaccini

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03.03.2024
Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini (foto Ansa)

Egregio direttore, anche i vescovi dell’Emilia-Romagna hanno preso una posizione molto netta sul fine vita e sull’imbroglio usato dall’amministrazione Bonaccini per cercare di imporre il suicidio assistito nella regione. Quelle dei vescovi mi sembrano parole inequivocabili e davvero mi chiedo come – soprattutto i cattolici del Pd, ma anche ogni persona dotata di lume di ragione – possano essere ignorate. Tra l’altro, rispetto a tante chiacchiere, mi pare anche una bella lezione di laicità e umanità a chi si riempie la bocca parlando di “valori democratici” e poi non sa far altro che ripetere slogan triti e ritriti sull’autodeterminazione e la libertà di scelta.

Carlo Sansoni via email

«La proposta della Regione Emilia-Romagna di legittimare con un decreto amministrativo il suicidio medicalmente assistito, con una tempistica precisa........

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