Pragmatismo e dolcezza, una vita tra la natura, che rispetta devotamente, e lo splendore di dimore ricche di storia: lei è Alessandra Fenicia, discendente della nobile famiglia Fenicia di Ravello nonché imprenditrice, tornata a Ruvo 15 anni fa, dopo esser vissuta a Martina Franca. «A Ruvo ci sono le mie radici» racconta a Ruvolive.

Alessandra parla un po’ del suo percorso formativo. «Ho avuto la possibilità di avere un’eccellente preparazione, fino alla terza media, in un istituto privato gestito da sacerdoti – ricorda -. In quegli anni ho acquisito delle basi solide e ho perso ogni riferimento religioso. Ho un diploma di maturità conseguito all’Istituto d’Arte, dove ho imparato lezioni di vita e non di cultura».

Cresciuta tra Bari e Lecce – sua madre è salentina-, ha trascorso lunghi periodi estivi e weekend a Gigliano, ora chiamata Villa Fenicia. «A 17 anni sono venuta a vivere a Ruvo di Puglia e ho cominciato a seguire l’azienda agricola che, all’epoca, aveva numerosi ettari di uva da tavola oltre allo splendido vitigno di Troia e agli ulivi di coratina».

A 22 anni si sposa e va a vivere a Martina Franca, in una masseria che è anche azienda zootecnica. «Qui ho cresciuto due meravigliose figlie – Giulia e Vittoria – ormai 30enni di cui vado orgogliosissima. Quando le mie ragazze sono partite per l’Università mi sono sentita pronta per tornare alle origini».

Umiltà, costanza, determinazione e rigore sono il filo rosso della sua attività di imprenditrice. «La dedizione al lavoro l’ho acquisita conciliando il mio essere casalinga e madre. Nel lavoro ho sempre chiesto aiuto e consigli a chi ne sapeva più di me con grande fiducia verso il prossimo. Non è stato per niente facile ma se uno lavora con costanza e sodo, sporcandosi le mani, alla fine i risultati arrivano.

Gli attrezzi agricoli, ormai, sono un mio prolungamento. Ho girato per molte aziende agricole e ho cercato di prendere il meglio da ognuna, mantenendo con fermezza i miei punti certi: rispetto per le mie piante, l’ambiente in generale e gli animali.

Il lavoro a Gigliano (Villa Fenicia) è stato impegnativo. Dopo anni di gestione della sala ricevimenti da parte di esterni, era arrivato il momento di riprendere tutto in mano, riordinare e far ripartire. Sono costante, rigida, maniaca dell’ordine e avevo ben presente l’obiettivo. Ora non mi occupo più di Gigliano da un paio di anni: e per fortuna e per destino lo fa mia sorella Federica con grande impegno e risultati».

Il luogo di lavoro e del cuore di Alessandra è Torre Gigliano, costruzione risalente al 1200 con la sua preziosa scala a chiocciola, utilizzata sia come torre di avvistamento, sia come luogo di ristoro dei pellegrini che percorrevano la via Francigena, sia come osservatorio astronomico. «Torre Gigliano è il mio fiore all’occhiello: una piccola oasi di pace. Non ci sono tv e wi-fi e non si sente la necessità di ascoltare la musica: coltivo un piccolo orto per i miei ospiti. In ogni stagione c’è un alberello da frutto di cui godere: la terra è ricca di fiori, profumi e piante selvatiche deliziose da cucinare».

L’amore per la natura si estende a tutte le creature tanto che è una fiera avversaria della caccia. Da anni si dedica ai cani con costanza e passione: «Le passioni sono insite e non si ereditano» sottolinea. Era il 1988 quando, insieme a Miky Venuti e a Rosa Camerino, fondò la Lega nazionale per la difesa del cane, di cui è stata presidente. «Era sul finire degli anni Ottanta e allora non c’erano gli orrendi canili attuali né esistevano cani di proprietà, nel paese, tranne in rarissimi casi.. A 10 anni conoscevo a memoria l’enciclopedia del cane con le infinite razze e attitudini. Non ho mai smesso di studiarli e osservarli. Ne ho allevati tantissimi. Sono diplomata in educazione cinofila, in zooantropologia didattica e sono tecnica di mobility dog e nosework. A breve, conseguirò il diploma di istruttrice cinofila».

«Mi si direbbe che sia un percorso da favola il mio – prosegue – e ovviamente è quello che auguro di vivere a tutte le donne di vedere nelle loro vite. Si può scegliere ogni giorno cosa pensare di sé stesse e del mondo e si può scegliere se guardare avanti o indietro. Io guardo avanti compiendo piccole azioni quotidiane come evitare il consumismo e lo spreco, nonché prendermi cura di me stessa».

«In realtà non credo nelle differenze di ogni genere – continua – siamo “animali” e siamo tutti uguali, ognuno con le sue caratteristiche di specie. I gravissimi lutti, le brucianti delusioni, le violenze subite le lascio in eredità all’Alessandra che non c’è più e, quindi, in questo posto assenti».

Infine, Alessandra si rivolge alle donne. «Vorrei dire alle giovani donne di coltivare i desideri, di cercare i loro obiettivi con un po’ di coraggio e un po’ di paura e di riuscire ad alzarsi dopo ogni caduta».

venerdì 8 Marzo 2024

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AnnaMaria cecchini

4 ore fa

Ti conosco, lo so che sei una gran donna…anche se da tempo ,con dispiacere,non ci vediamo ti seguo da ontano con amore e rispetto. Brava lo dico consapevole del tuo valore. Un abbraccio addettuosamente MINNI

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domenico amenduni

3 ore fa

Ciao Alessandra ti conosco da quando eri piccola che amavi i cani, sono Domi ho frequentato Villa Fenicia per vari interventi elettrici, quando c’erano le stalle per i cavalli, ovili e pollai, dopo il restauro per essere adibita a sala ricevimenti era diventata una residenza no solo saltuaria per tuo padre per la quale mia moglie Anna Palumbo ha collaborato per tuo padre Antonio, sulle faccende domestiche, e non mi stancherò mai di ringraziarlo per averci ospitato alcuni anni, avendo un alloggio pertinente a Villa Fenicia. Per quanto riguarda la tua persone, le mie più vive congratulazioni per il tuo talento, il tuo impegno e la tua dedizione, Il successo è il frutto di buone idee perseguite con energia, intelligenza e determinazione. Non c’è da meravigliarsi che tu stia andando così bene! Salutami tanto Federica che mi conosce molto bene, e sopra tutto Don Antonio.
Domi Amenduni

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L’imprenditrice Alessandra Fenicia si racconta: «A Ruvo di Puglia le mie radici»

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08.03.2024

Pragmatismo e dolcezza, una vita tra la natura, che rispetta devotamente, e lo splendore di dimore ricche di storia: lei è Alessandra Fenicia, discendente della nobile famiglia Fenicia di Ravello nonché imprenditrice, tornata a Ruvo 15 anni fa, dopo esser vissuta a Martina Franca. «A Ruvo ci sono le mie radici» racconta a Ruvolive.

Alessandra parla un po’ del suo percorso formativo. «Ho avuto la possibilità di avere un’eccellente preparazione, fino alla terza media, in un istituto privato gestito da sacerdoti – ricorda -. In quegli anni ho acquisito delle basi solide e ho perso ogni riferimento religioso. Ho un diploma di maturità conseguito all’Istituto d’Arte, dove ho imparato lezioni di vita e non di cultura».

Cresciuta tra Bari e Lecce – sua madre è salentina-, ha trascorso lunghi periodi estivi e weekend a Gigliano, ora chiamata Villa Fenicia. «A 17 anni sono venuta a vivere a Ruvo di Puglia e ho cominciato a seguire l’azienda agricola che, all’epoca, aveva numerosi ettari di uva da tavola oltre allo splendido vitigno di Troia e agli ulivi di coratina».

A 22 anni si sposa e va a vivere a Martina Franca, in una masseria che è anche azienda zootecnica. «Qui ho cresciuto due meravigliose figlie – Giulia e Vittoria – ormai 30enni di cui vado orgogliosissima. Quando le mie ragazze sono partite per l’Università mi sono sentita pronta per tornare alle origini».

Umiltà, costanza, determinazione e rigore sono il filo rosso della sua attività di imprenditrice. «La dedizione al lavoro l’ho acquisita conciliando il mio essere casalinga e madre. Nel lavoro ho sempre chiesto aiuto e consigli a chi ne sapeva più di me con grande fiducia verso il prossimo. Non è stato per niente facile ma se uno lavora con costanza e sodo, sporcandosi le mani, alla fine i risultati arrivano.

Gli attrezzi agricoli, ormai, sono un mio prolungamento. Ho girato per molte aziende agricole e ho cercato di prendere il meglio da ognuna, mantenendo con fermezza i miei punti certi: rispetto per le mie piante, l’ambiente in generale e gli animali.

Il lavoro a Gigliano (Villa Fenicia) è stato impegnativo. Dopo anni di gestione della sala ricevimenti da parte di esterni, era arrivato il momento di riprendere tutto in mano,........

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