Ragazzi, teniamocela stretta. Sarà pure una Manovra di sopravvivenza; conterrà anche misure limitate e che valgono per un solo anno; mancherà l’obiettivo di far ripartire come si dovrebbe investimenti e crescita, ma la legge di Bilancio varata dal centrodestra appare un colpo di genio se paragonata alle “contromanovre” appena proposte da Elly Schlein e Giuseppe Conte. Pd e M5S, dopo aver messo sul groppone degli italiani oltre 100 miliardi di debiti sprecati in Superbonus, ora pretendono di spiegarci come andrebbero fatte le cose. In ossequio all’antico principio che l’opposizione può proporre ciò che vuole, tanto l’onere della controprova del governare spetta ad altri, dem e grillini si sono esercitati a immaginare una gragnuola di nuove misure (alla fine gli emendamenti delle opposizioni potrebbero arrivare a quota 2mila) che può essere sintetizzata pressappoco così: più soldi per tutti. Pensionati, lavoratori, famiglie, imprese, casa, sanità: a ognuno il suo fondo, la sua norma, il suo aiuto e il suo finanziamento ad hoc. Ovviamente guardandosi bene dall’indicare come coprire tutte queste nuove spese (il Pd chiede di usare i soldi del Ponte sullo Stretto, che infatti esistono solo sulla carta); oppure proponendo una raffica di nuove tasse con la scusa degli extraprofitti (è il caso del M5S), il cui unico esito sarebbe provocare una fuga di capitali e far tornare l’Italia sorvegliata speciale sui mercati. Insomma, con loro al governo ci incammineremmo sulla strada per il Venezuela. Grazie al centrodestra invece, nonostante una situazione internazionale difficile, l’Italia riesce a tenere la barra dritta, come hanno dimostrato anche le società di rating che hanno riconosciuto la nostra credibilità. Tutto bene dunque? Neanche per idea. I problemi ovviamente ci sono e sono tanti. Tuttavia, con l’alternativa proposta dalle opposizioni di sinistra il Titanic tricolore rischierebbe direttamente l’affondamento. Lo dimostra il fatto che tra gli emendamenti che si apprestano a presentare alla Manovra, i grillini ne hanno annunciato finanche uno per ripristinare quello straordinario strumento di distruzione del lavoro che è stato il reddito di cittadinanza. Se Pd e M5S tornassero a Palazzo Chigi avremmo il rilancio dei peggiori sussidi della storia della Repubblica. A testimoniarlo sono gli ultimi, imbarazzanti dati freschi di stampa dell’Osservatorio Inps sulle politiche occupazionali: appena 484 beneficiari del Reddito grillino sono stati assunti nel triennio 2020-2022. Un disastro che non avrebbe bisogno di nessun altro commento. Tuttavia, di fronte all’intendimento del M5S di ripresentarlo sotto forma di emendamento alla Manovra, vale la pena di sottolineare che forse abbiamo dimenticato com’era disegnato il Reddito grillino, fatto apposta per disincentivare l’occupazione. Se un percettore di Rdc iniziava a lavorare, infatti, il suo sussidio si riduceva di un importo pari proprio al salario percepito: in pratica per ogni euro guadagnato lavorando, se ne perdeva uno di sussidio. Al contrario, se guadagnava 100 euro lavorando e smetteva di farlo, quei soldi il percettore di Rdc li riceveva con un aumento del sussidio. Risultato: lavorare o non lavorare aveva lo stesso valore. Il che significava che non lavorare era molto più conveniente. Soprattutto al Sud, dove i redditi sono più bassi e dov’è più diffuso il lavoro nero e irregolare, con il quale si poteva arrotondare la mancetta di Stato. Non è un caso che chiusa la riffa del Rdc il numero di occupati abbia preso a crescere. La Manovra del Governo s’inserisce in quadro certamente complicato ed è carente su crescita e investimenti. Tuttavia, ha il pregio di concentrare le poche risorse disponibili su pochi obiettivi per compensare almeno in parte, attraverso il taglio del cuneo fiscale e il primo modulo della riforma dell’Irpef, la perdita di potere d’acquisto subita dalle famiglie più vulnerabili. Non è nulla di entusiasmante. Ma almeno ci evita il pericoloso deragliamento che promette l’alternativa targata Pd e M5S.

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Manovra, con le idee di Pd e M5S l’Italia affonderebbe

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24.11.2023

Ragazzi, teniamocela stretta. Sarà pure una Manovra di sopravvivenza; conterrà anche misure limitate e che valgono per un solo anno; mancherà l’obiettivo di far ripartire come si dovrebbe investimenti e crescita, ma la legge di Bilancio varata dal centrodestra appare un colpo di genio se paragonata alle “contromanovre” appena proposte da Elly Schlein e Giuseppe Conte. Pd e M5S, dopo aver messo sul groppone degli italiani oltre 100 miliardi di debiti sprecati in Superbonus, ora pretendono di spiegarci come andrebbero fatte le cose. In ossequio all’antico principio che l’opposizione può proporre ciò che vuole, tanto l’onere della controprova del governare spetta ad altri, dem e grillini si sono esercitati a immaginare una gragnuola di nuove misure (alla fine gli emendamenti delle opposizioni potrebbero arrivare a quota 2mila) che può essere sintetizzata pressappoco così: più soldi per tutti. Pensionati, lavoratori, famiglie, imprese, casa, sanità: a ognuno il suo fondo, la sua norma, il........

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