“Io non sono la Ferragni, sono sincero, la beneficenza la fate a me!”. Napoli non smette mai di sorprendere e così, giorni fa, in un noto mercatino rionale è capitato di ascoltare questa bella trovata da un venditore ambulante che dichiarava la sua onestà a gran voce. Negli stessi giorni la nota eccellenza della comunicazione, Chiara Ferragni, falliva l’obiettivo di convincere i suoi follower circa un mero errore di comunicazione che sarebbe stata la causa della mancata, tanto blaterata, donazione della campagna commerciale del Pink Christmas, poi, mai avvenuta. Non l’hanno bevuta né il pubblico né alcuni brand consociati che iniziano ad allontanarsi. E lei si rintana a casa, lontana dai social, per giorni. Dovrà, evidentemente, studiare nuove strategie comunicative visto che nonostante, cambi totalmente la sua immagine a seconda delle situazioni, un duro colpo l’ha accusato. Nella pubblicità del pandoro rosa appariva curatissima nei suoi capelli luminosi e voluminosi, con filo ed orecchini di perle che fanno tanto donna per bene, le unghie smaltate in rosa perlato schic e rossetto impeccabile alle labbra sulle quali una mollichina di pandoro sollecitava l’acquolina in bocca. Immagine costruita ad arte, insomma. Altrettanto costruita nei dettagli la Chiara che confessa il cosiddetto errore di comunicazione: una donna in finto stile trasandato, in tuta, senza trucco, con capelli scuri e legati come una qualsiasi casalinga. Doveva presentarsi dimessa per confessare l’errore ma, pur studiato nei dettagli, il risultato non ha provocato alcuna empatia. La comunicazione per essere vincente deve emozionare e questa volta ciò non avviene forse anche perché non è la prima volta che la bella Chiara per riparare ad un errore comunicativo ricorre ad una lauta donazione e infatti, se finora ha avuto riscontro positivo, ora sembra non soddisfare più i suoi seguaci. L’annunciato scopo solidale era descritto su un cartoncino allegato ad ogni singolo pandoro Balocco siglato Ferragni ma come sia andata, poi, la faccenda lo sanno solo i firmatari dell’accordo. Sta di fatto che, chi più chi meno, in questi giorni di festa tutti cercano di essere più buoni. E non solo perché in un Natale di anni fa impazzava una pubblicità dal ritornello: “Fate i buoni!” E, guarda caso, era proprio il signor Balocco che invitava gli italiani alla bontà. Nel mentre si accordava proprio con la Balocco per il pandoro rosa a prezzo triplicato la nota casa produttrice non l’avrà cantato alla Chiara nazionale?

QOSHE - “Fate i buoni!”, era l’invito anni fa del signor Balocco - Teresa Del Prete
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“Fate i buoni!”, era l’invito anni fa del signor Balocco

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30.12.2023

“Io non sono la Ferragni, sono sincero, la beneficenza la fate a me!”. Napoli non smette mai di sorprendere e così, giorni fa, in un noto mercatino rionale è capitato di ascoltare questa bella trovata da un venditore ambulante che dichiarava la sua onestà a gran voce. Negli stessi giorni la nota eccellenza della comunicazione, Chiara Ferragni, falliva l’obiettivo di convincere i suoi follower circa un mero errore di comunicazione che sarebbe stata la causa della mancata, tanto blaterata, donazione della campagna commerciale del Pink Christmas, poi, mai avvenuta. Non l’hanno bevuta né il pubblico né alcuni brand........

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