Nelle stesse ore in cui i lavoratori Stellantis di Pomigliano d’Arco e Mirafiori tremano per le dichiarazioni rese dall’Ad Carlos Tavares sulla possibile fusione del gruppo con Renault, che di fatto dirotterebbe oltralpe gran parte di capitali e manodopera, è lecito farci qualche domanda sui reali motivi per i quali alcuni tra i più grossi investitori intendono lasciare il nostro Paese. Se infatti a livello politico tutta l’attenzione è concentrata sui mancati o ridotti incentivi per l’elettrico lamentati da Tavares nell’intervista, al di là di tali circostanze potrebbe esserci un altro motivo di fondo, quello strettamente connesso alla percezione delle imprese sul funzionamento della Giustizia. Un dato che, stando agli indicatori ufficiali europei, vede la Francia nettamente davanti all’Italia. Eurobarometro, l’agenzia dell’Unione Europea che ogni anno misura l’affidabilità dei diversi Paesi di Eurolandia da vari punti di visuale, ha intervistato oltre 13mila fra imprenditori, amministratori delegati o comunque investitori con facoltà decisionali, ponendo loro uno schema di domande con lo scopo di misurare l’affidabilità dei sistemi giudiziari nei diversi Stati. Per limitarci qui ad un paragone fra Italia e Francia, laddove si stanno localizzando colossi che prima erano italiani o comunque impiantati nel nostro Paese, alcuni numeri potrebbero far luce sui principali motivi di un processo che appare inarrestabile. Fra i più significativi, ecco quel 59% di italiani (contro il 40% dei francesi) per i quali “è difficile far valere i diritti in tribunale a causa di preoccupazioni sulla qualità, l’efficienza o l’indipendenza della giustizia”. Ben 19 punti di distanza a favore della Francia. Chiamati poi ad esprimere i principali motivi di preoccupazione riguardo alla protezione dei loro investimenti, il 53% degli italiani ha affermato che ciò dipende dalla difficoltà di impugnare le decisioni amministrative in tribunale. In Francia tale dato è di 10 punti inferiore: si ferma al 43%. Inutile dire che il capitolo sui contenziosi (amministrativi, in materia di lavoro, spesso anche sul livello penale) pesa su qualsiasi impresa, piccola o grande che sia. Quanto più un sistema giudiziario risulta affidabile – almeno nella percezione degli investitori – tanto più quel Paese sarà in grado di attrarre investimenti dall’estero e generare nuova occupazione. Ricordiamo che in Francia il Conseil Superieur de la Magistrature e ́ composto da ̀ una maggioranza da membri non togati: sono 8 (a fronte dei 7 magistrati), di nomina politica ed eletti col parere obbligatorio delle Commissioni parlamentari competenti. Di segno totalmente contrario il Csm italiano, che vede i due terzi di membri togati (cioè magistrati di carriera), eletti dai loro stessi colleghi, contro un solo terzo di componenti laici scelti dal Parlamento. Non è un caso dunque se, dopo ArcelorMittal, l’ex gloriosa Ilva che annuncia la chiusura degli altiforni in Italia e nuovi investimenti tecnologici in Francia, oggi arriva la decisione – probabilmente imminente – di trasferire un simbolo italiano, la Fiat, nel Paese di Emmanuel Macron. Il quale, dopo essersene accaparrato già una consistente fetta di capitale, ora aspetta a braccia aperte di accogliere l’ennesimo gioiello italiano, a tutto vantaggio, ovviamente, della manodopera e del Pil d’oltralpe. Mentre a Mirafiori già si annuncia la cassa integrazione. E a Pomigliano avanza lo spettro di una possibile chiusura della linea che produce la Panda.

QOSHE - Stellantis oltre la versione ufficiale: Pomigliano rischia - Rita Pennarola
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Stellantis oltre la versione ufficiale: Pomigliano rischia

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14.02.2024

Nelle stesse ore in cui i lavoratori Stellantis di Pomigliano d’Arco e Mirafiori tremano per le dichiarazioni rese dall’Ad Carlos Tavares sulla possibile fusione del gruppo con Renault, che di fatto dirotterebbe oltralpe gran parte di capitali e manodopera, è lecito farci qualche domanda sui reali motivi per i quali alcuni tra i più grossi investitori intendono lasciare il nostro Paese. Se infatti a livello politico tutta l’attenzione è concentrata sui mancati o ridotti incentivi per l’elettrico lamentati da Tavares nell’intervista, al di là di tali circostanze potrebbe esserci un altro motivo di fondo, quello strettamente connesso alla percezione delle imprese sul funzionamento della Giustizia. Un dato che, stando agli indicatori ufficiali europei, vede la Francia nettamente davanti all’Italia. Eurobarometro, l’agenzia dell’Unione Europea che ogni anno misura........

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