Frainteso. Il pubblico inetto e disattento dei social media ha preso un formidabile abbaglio. I milioni di followers, che hanno reso ricca l’influencer - ieri più chiacchierata del web e oggi attenzionata dalle procure d’Italia - quando ha percepito un “effetto beneficienza” legato alle sue iniziative commerciali, ha semplicemente equivocato. Tratto in errore (e non in inganno) dal suggestivo messaggio d’amore e solidarietà, diffuso urbi et orbi dalla “navigatrice” contrita a gettone. Questo emerge dall’apparizione della Chiara (inter)nazionale sul Nove, ospite rammaricata a contratto, accarezzata dalle non-domande di Fabio Fazio, un abitudinario italico delle interviste inginocchiate. Un’opportunità clamorosamente andata persa, laddove essa sia analizzata dalla (latitante) angolazione giornalistica, ma pure una chiara occasione di redenzione fallita senza appello dalla reginetta del web. Che - impegnata in una losca vicenda di spacciata beneficenza - per illegittima difesa sceglie la strada dell’accusa di disattenzione ai follower. Blatera di buona fede in assenza di un epilogo formale della vicenda. Afferma tutto e il suo contrario, smentendo nelle parole ogni sua azione nell’immediato pregressa. Il quesito più insidioso azzardato da Fazio: “Chiara, qualcuno può essere stato indotto a pensare che comprando il pandoro faceva beneficenza?”. La risposta, cinica, distaccata, lapidaria: "Se qualcuno l'ha capita così, c’è stato un errore". Da parte di chi resta superfluo sottolinearlo, considerato che si discute attorno alla comunicatrice fra le più gettonate al mondo. Una donna che, grazie proprio alle sue decantate potenzialità di narratrice, ha costruito un impero dal vuoto pneumatico. E poi: le accuse restanti relativi ad accadimenti analoghi? Perché tacerle? Restano in piedi, tutte per intero, sebbene Fazio si sottragga all’affermazione. Chiara è indagata per pubblicità ingannevole e truffa aggravata, e non già per un trascurabile fraintendimento del suo pubblico adorante. Sul quale l’influencer scarica con cinismo le colpe degli accadimenti, nella (complice?) assenza di qualsiasi reazione raziocinante dell’interlocutore. Eppure un’intervista non dovrebbe concedere fughe nel fraintendimento o invalidare il contraddittorio. Se per questo, neppure dovrebbe concedere la tessitura di squallidi siparietti; inquadrare artatamente indagate, che appaiono compunte per necessità di telecamera; adulare donne - ammiccanti per ritrovata necessità - alla veridicità di una vita reale, allorquando quella (milionaria) che consumano quotidianamente è costruita sull’intangibilità del chiacchiericcio. Tutto, solo e soltanto in ossequio all’irrinunciabile regola del rispetto dovuto a chi ascolta. Esiste, comunque, una verità reduce, un unico fraintendimento di fondo: in esso è fatalmente inciampato chiunque abbia posto nelle aspettative un’intervista intessuta con domande (adeguate) capaci di far emergere almeno un lieve indizio di verità. È la tv, bellezza.

QOSHE - Ferragni ospite da Fazio e l’intervista… fraintesa - Massimo Maffei
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Ferragni ospite da Fazio e l’intervista… fraintesa

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06.03.2024

Frainteso. Il pubblico inetto e disattento dei social media ha preso un formidabile abbaglio. I milioni di followers, che hanno reso ricca l’influencer - ieri più chiacchierata del web e oggi attenzionata dalle procure d’Italia - quando ha percepito un “effetto beneficienza” legato alle sue iniziative commerciali, ha semplicemente equivocato. Tratto in errore (e non in inganno) dal suggestivo messaggio d’amore e solidarietà, diffuso urbi et orbi dalla “navigatrice” contrita a gettone. Questo emerge dall’apparizione della Chiara (inter)nazionale sul Nove, ospite rammaricata a contratto, accarezzata dalle non-domande di Fabio Fazio, un abitudinario italico delle interviste inginocchiate. Un’opportunità clamorosamente andata persa,........

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