È ben noto a tutti il problema sollevato dagli agricoltori in tutta Europa in relazione alle ultime norme varate dalla Comunità Europea. Manifestazioni di protesta si sono avute in molti paesi europei incluso l’Italia. Prima di discutere alcuni problemi fondamentali dell’agricoltura e delle regole del mercato libero è doveroso un apprezzamento per la civiltà e l’educazione mostrate dagli agricoltori italiani che hanno manifestato in modo appariscente e deciso senza mai interferire in alcun modo con la vita quotidiana della popolazione. Una lezione di educazione e rispetto da additare ad esempio per tutti gli altri. Entriamo ora nel merito del problema. Il Governo ha varato una serie di misure a giusta difesa di alcune esigenze dell’ambiente e della tutela dei consumatori inducendo un aumento die costi di produzione. Il mondo agricolo, in un regime di libera concorrenza globalizzata, si è sentito giustamente penalizzato in modo iniquo. A mio avviso, nessuno ha mai affrontato il problema nella sua globalità evidenziando le drammatiche problematiche che nascono dalla promulgazione di alcune norme (di per se sacrosante e giuste) quando queste vanno ad interagire con il libero mercato. Le esigenze palesate dagli agricoltori non sono, nella sostanza, diverse da quelle spesso manifestate da altri settori merceologici. La regolamentazione dei diritti dei lavoratori, dei problemi ambientali, del controllo di tutte le sostanze utilizzate nella filiera agroalimentare è qualcosa di sacrosanto che non va messo assolutamente in discussione. Le leggi del libero mercato e della libera concorrenza sono anche esse sacrosante e garantiscono alcuni dei diritti del consumatore. In quest’ultimo punto, però, la comunità europea dimentica, forse per distrazione, che il libero mercato ed una corretta libera concorrenza dovrebbero essere basati sull’uguaglianza ferrea delle regole imposte a tutti gli imprenditori e produttori in modo da garantire loro un regime di concorrenza leale. Troppo spesso, purtroppo, gli imprenditori europei ed, in particolare, quelli italiani sono costretti al rispetto di molte regole (di per sè giuste) che, però, li pongono completamente fuori mercato. Esempi se ne potrebbero citare a decine ma qui ne citiamo solo uno. Per quanto mi consta, in Italia nella produzione del grano, sono vietate alcune sostanze a giusta tutela dell’ambiente e del consumatore finale. In altri paesi del mondo queste sostanze sono consentite permettendo così di produrre a costi sensibilmente inferiori. La cosa più assurda è che questo grano può essere comprato ed utilizzato in Italia mettendo in grave crisi il settore della produzione del grano Italiano. Questo non è libero mercato ma concorrenza sleale. A mio modesto avviso, sia l’Italia che l’Europa, nel momento in cui emanano una direttiva di qualsiasi tipo dovrebbero contemporaneamente farsi carico della difesa dei propri imprenditori nei confronti dei produttori che agiscono senza dovere rispettare le stesse regole anche, magari, attraverso l’imposizione di opportuni dazi. Solo con questa strategia si può coniugare l’esigenza di certe regole con quelle del libero mercato in condizioni di corretta concorrenza.

QOSHE - Gli agricoltori tra libero mercato e libera concorrenza - Antonello Cutolo
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Gli agricoltori tra libero mercato e libera concorrenza

4 0
18.02.2024

È ben noto a tutti il problema sollevato dagli agricoltori in tutta Europa in relazione alle ultime norme varate dalla Comunità Europea. Manifestazioni di protesta si sono avute in molti paesi europei incluso l’Italia. Prima di discutere alcuni problemi fondamentali dell’agricoltura e delle regole del mercato libero è doveroso un apprezzamento per la civiltà e l’educazione mostrate dagli agricoltori italiani che hanno manifestato in modo appariscente e deciso senza mai interferire in alcun modo con la vita quotidiana della popolazione. Una lezione di educazione e rispetto da additare ad esempio per tutti gli altri. Entriamo ora nel merito del problema. Il Governo ha varato una serie di misure a giusta difesa di alcune esigenze dell’ambiente e della tutela dei consumatori inducendo un........

© Roma


Get it on Google Play