È ben noto a tutti cosa sta accadendo nella Striscia di Gaza. I morti tra i civili si contano oramai a migliaia. Essendo io un ingegnere, senza fare alcuna considerazione politica, vorrei solo richiamare l’attenzione su alcuni fatti e numeri relativi ad un confronto tra quanto sta accadendo ora nella Striscia di Gaza e quanto avvenne nel 1944 a Roma dopo l’attentato di via Rasella. Mi limiterò a richiamare solo fatti e numeri senza alcun commento. Nel 1944 a Roma, durante la Seconda Guerra Mondiale, alcuni partigiani uccisero con una bomba circa 30 militari tedeschi nel ben noto attentato di via Rasella. La reazione tedesca fu immediata e violenta concretizzatosi nella strage delle Fosse Ardeatine nella quale furono trucidati circa 330 civili. Gli esecutori di questa strage sono stati perseguiti legalmente dopo la fine della guerra e, a distanza di quasi 80 anni, questo eccidio viene ancora giustamente ricordato e condannato con ignominia. Pochi mesi fa, a seguito di un’azione di stampo militare, sono stati rapiti circa un centinaio di civili israeliani ed altrettanti hanno perso la vita. A seguito di questo evento la reazione israeliana è esplosa con tutta la sua forza. Le vittime civili nella Striscia di Gaza sono, finora, almeno 18mila e le operazioni non accennano a terminare mettendo, tra l’altro, alcuni milioni di persone in una stato allucinante di fame, mancanza di acqua e condizioni igienico sanitarie tali che definirle pessime suona quasi ottimistico. Ipotizzando in chiave del tutto teorica che il numero dei morti si fermi ai 18mila attuali (cosa praticamente impossibile visto lo stato attuale della situazione) viene naturale fare un confronto numerico tra i due casi sopra descritti. Nel caso di Via Rasella i civili trucidati sono stati 11 per ogni tedesco morto nell’attentato. Nel caso di Gaza i civili palestinesi trucidati sono (fermando il conteggio ad oggi) 180 per ogni israeliano morto. Come promesso all’inizio mi astengo da qualsiasi commento.