Mancano undici mesi al voto presidenziale ma intanto Donald Trump vola nei sondaggi e prospetta capovolgimenti di fronti planetari. L’invasione di immigrati irregolari al confine col Messico grazie anche ai tunnel costruiti dai valenti tecnici di Hamas per i narcotrafficanti che riforniscono il ricco mercato statunitense rappresenta per la maggioranza degli americani il pericolo maggiore, assieme alla latente crisi economica. Il 75enne “El Mayo” Ismael Zambata Garcia, taglia di 15 milioni di dollari sul capo comanda il cartello mafioso messicano di Sinaloa e dal 2018 avrebbe scambiato con Hamas droga e ‘tecnici’(chimici di captagon e metanfetamine e corrieri delle armi contro ingegneri esperti in tunnel). Uno dei canali, oltre alle rimesse dei governi amici e dei simpatizzanti, di finanziamento dei terroristi. Un affare per Hamas calcolato da Cia e Mossad in diversi miliardi di dollari. Notizie che in Italia hanno trovato spazio, forse unicamente, sul ‘Sole 24ore’. Trump promette maggiore assistenza militare ad Israele, che ha appena scoperto anche il mega-tunnel lungo quattro chilometri dal quale sono usciti molti dei tagliagole palestinesi imbottiti di droga che hanno massacrato 1.200 civili ebrei, divertendosi ad amputare mammelle e peni. Una strage che si è moltiplicata a Gaza, dove la reazione israeliana non ha colpito soltanto quanti avevano danzato e ballato per l’orgia di sangue e i rapimenti, ma indiscriminatamente l’intera popolazione. Ma nessuno purtroppo ha tempestivamente suggerito una tattica militare alternativa. Vedremo che cosa sortirà il voto del Consiglio di sicurezza dell’Onu “per una pace urgente e durevole” ma non ci meraviglieremmo se lasciasse il tempo che trova. Di là dalle trattative e dalle tregue funzionali ai rispettivi fronti, lo scopo israeliano è distruggere Hamas, perché Hamas si propone non la realizzazione di una pace fondata sui due Stati ma la distruzione di Israele. La strage del 7 ottobre è stato il tentativo riuscito di colpire lo sviluppo degli Accordi di Abramo mediati da Trump e diretti al reciproco riconoscimento tra gli Stati arabi moderati ed Israele. Non a caso, il mediatore-ombra è il Qatar: ospita nel lusso i capi di Hamas ma pure la maggiore base Usa in Medio Oriente, appoggia la Fratellanza musulmana in Egitto il cui regime militare è invece sostenuto da Gedda, hanno entrambi nutrito lo Stato Islamico in Siria, pacificata dall’intervento russo e dal comune interesse a mantenere alti i prezzi dell’energia. In Ucraina, dopo 300mila inutili morti spalanca, Trump, porte al negoziato con Vladimir Putin: allontanarlo dall’Europa e dall’Occidente è stato un tragico errore. Il presidente russo ha l’altro giorno ricordato nel suo confronto televisivo di fine anno come fu il regime di Kiev, sobillato da Washington e Londra, a rifiutare un’intesa che prevedeva una Ucraina nell’Ue ma non nella Nato. Una verità che aveva già ottenuto varie conferme, a cominciare dall’ex premier israeliano Naftali Bennet protagonista di una mediazione sulle prime accettate da Volodymyr Zelenski. L’Unione europea ha rilevato giustamente Romano Prodi ha fatto da inutile comparsa: vale meno del presidente turco Tayyp Erdogan, il quale ha pur svolto un tentativo di mediazione che ha lasciato utile traccia nelle forniture di grano. Dall’Unione europea una girandola di incontri con battage pubblicitario e la eco di un mattino, nel tourbillon multicolore dei tailleur di Ursula von der Leyen, presidentessa della Commissione, e dell’aria fritta dei discorsi di Roberta Metsola, presidentessa del parlamento, entrambe in ansia di rielezione. In concreto, nulla. Fatta eccezione per gli 85 miliardi di euro finora forniti al regime poliziesco e corrotto di Kiev, col risultato di gettare Mosca nelle braccia di Pechino e di una devastazione urbana ed ambientale dell’Ucraina spaventosa. Non solo. Cinque giorni fa sulla ‘Washington Post’ una lunga analisi con l’elenco degli enormi svantaggi di un’adesione ravvicinata dell’Ucraina all’Ue. “E’ il Paese più popoloso d’Europa e di gran lunga il più povero, quindi assorbirebbe la maggior parte dei sussidi se le regole rimarranno le stesse – sottolinea l’autorevole giornale americano – L’adesione all’Ue… cambierà la natura del blocco, spostando l’equilibrio del potere (verso est, ndr), l’impatto sul mercato dell’agricoltura e i pesi del bilancio comunitario… Potrebbe contare sul 9% nei voti a maggioranza qualificata… Polonia e Ucraina avrebbero insieme lo stesso potere della Germania…(Ecco perché) sono in molti a Bruxelles che per assorbire l’Ucraina e altri Paesi, l’Ue dovrà riformare le sue istituzioni chiave, compreso il parlamento, oltre che riformare le politiche agricole comunitarie… Se gli agricoltori Ue ricevono 186 euro per ettaro coltivato, gli agricoltori ucraini dovrebbero ricevere diversi miliardi di euro considerata l’estensione degli ettari coltivati… Il Pil pro capite ucraino era nel 2021 meno di 4.704 dollari. In Bulgaria, ch’è il Paese Ue più povero, era di 10.700.… E la ricostruzione supererà i 366 miliardi di euro”. Probabilmente li supererà di parecchio.

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Migranti, conflitti e strategie: Ue incerta e incognite Usa

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19.12.2023

Mancano undici mesi al voto presidenziale ma intanto Donald Trump vola nei sondaggi e prospetta capovolgimenti di fronti planetari. L’invasione di immigrati irregolari al confine col Messico grazie anche ai tunnel costruiti dai valenti tecnici di Hamas per i narcotrafficanti che riforniscono il ricco mercato statunitense rappresenta per la maggioranza degli americani il pericolo maggiore, assieme alla latente crisi economica. Il 75enne “El Mayo” Ismael Zambata Garcia, taglia di 15 milioni di dollari sul capo comanda il cartello mafioso messicano di Sinaloa e dal 2018 avrebbe scambiato con Hamas droga e ‘tecnici’(chimici di captagon e metanfetamine e corrieri delle armi contro ingegneri esperti in tunnel). Uno dei canali, oltre alle rimesse dei governi amici e dei simpatizzanti, di finanziamento dei terroristi. Un affare per Hamas calcolato da Cia e Mossad in diversi miliardi di dollari. Notizie che in Italia hanno trovato spazio, forse unicamente, sul ‘Sole 24ore’. Trump promette maggiore assistenza militare ad Israele, che ha appena scoperto anche il mega-tunnel lungo quattro chilometri dal quale sono usciti molti dei tagliagole palestinesi imbottiti di droga che hanno massacrato 1.200 civili ebrei, divertendosi ad amputare mammelle e peni. Una strage che si è moltiplicata........

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