Bologna, 10 marzo 2024 – Frasi celebri che hanno fatto la storia del cinema, battute dei film diventate veri e propri fenomeni sociali. Non solo sono diventate la cifra stilistica di molte star – indimenticabile Tom Hanks in “Stupido è chi lo stupido lo fa” – molte sono entrate nell’uso comune del linguaggio, diventando veri e propri modi di dire.

Scene da Oscar che hanno superato in notorietà perfino gli stessi film. “Houston, abbiamo un problema” è una delle citazioni più famose della storia di Hollywood, pronunciata da Tom Hanks in ‘Apollo 13’ (1995). Frase famosa, ma di gran lunga superata da Blade Runner (1982): “Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi”. Ma non scherza nemmeno Russel Crowe in versione Gladiatore (2000) con “Al mio segnale scatenate l’inferno”. Ecco una carrellata delle battute più riuscite di sempre e le curiosità dietro alle scene.

“Molte frasi che utilizziamo nella vita di tutti i giorni sono riconducibili a momenti chiave di grandi capolavori cinematografici”, spiega Gianluca Pedrotti di Babbel. “Il linguaggio dei film richiede la conoscenza di codici narrativi provenienti da più ambiti (per esempio, culturali e artistici) e invita ad immedesimarsi nelle storie che vengono raccontate. E, proprio grazie a questa capacità pervasiva, molti termini sono in grado di trasformarsi ed essere applicati nella descrizione di diversi fenomeni sociali”, conclude.

Zitto e nuota”: è da leggere canticchiando questo mantra della pesciolina Dory nel capolavoro ‘Alla ricerca di Nemo’, Oscar come miglior film d’animazione nel 2004. Una vera perla di saggezza, il significato è semplice: nelle situazioni difficili, stringi i denti e continuare a nuotare.

Al mio segnale scatenate l’inferno”. È la citazione, diventata anche un ‘meme’, pronunciata dal generale Massimo Decimo Meridio – alias Russell Crowe – nel film 5 premi Oscar ‘Il Gladiatore’ (2000).

Houston, abbiamo un problema”, diceva Tom Hanks nei panni dell'astronauta Jim Lovell in ‘Apollo 13’ (1995), Oscar al miglior montaggio e miglior sonoro. L’origine di questa esclamazione si deve all'astronauta Jack Swigert che, in occasione della tragedia sfiorata della missione nello spazio del 1970, disse: “Ok Houston, we’ve had a problem here” (“Ok Houston, abbiamo avuto un problema qui”).

Tratta da ‘Forrest Gump’ (1994), “stupido è chi lo stupido lo fa” è una delle frasi diventate popolari di questo commovente e intenso film vincitore di ben 6 statuette. Così Tom Hanks rispondeva alle offese rivolte al personaggio Forrest, affetto da disturbi cognitivi. Come a dire: intelligenza e saggezza si misurano con altri metri. Un’altra indimenticabile citazione del film: “La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita!”.

Sono il re del mondo!”. Di tutt’altro significato è la frase urlata con il vento tra i capelli da Jack Dawson-Leonardo Di Caprio in Titanic (1997) all’apice dell’amore con una bellissima Rose-Kate Winslet. Il film segna ancora oggi un record di riconoscimenti, tra cui la vittoria di ben 11 premi Oscar.

Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi”, è la frase pronunciata in punto di morte dal replicante Roy Batty nel film di fantascienza ‘Blade Runner’ (1982), due nomination per effetti speciali e scenografia.

Chi non si ricorda delle iconiche battute di Frankenstein Junior? Da “Gobba? Quale gobba?” a “Potrebbe andar peggio: potrebbe piovere”, il film scritto da Gene Wilder e Mel Brooks è pieno di esilaranti e geniali battute ‘non sense’. Il film ricevette due nomination agli Oscar 1975 (miglior sceneggiatura non originale e miglior sonoro), ma non riuscì a strappare nessuna statuetta.

Gli farò un'offerta che non potrà rifiutare”. Al secondo posto nella classifica delle 100 migliori battute di tutti i tempi secondo l’American Film Institute – preceduta solo da “Francamente, me ne infischio” tratta da ‘Via col Vento’ – la frase è pronunciata da Don Vito Corleone (interpretato da Marlon Brando), il temuto capo di una grande organizzazione mafiosa nel primo capitolo della trilogia ‘Il Padrino’. (1972). Il film vinse tre statuette.

“Nessun posto è bello come casa mia”: racchiude il senso di familiarità, affetto e appartenenza che solo un posto che si considera ‘casa’ può trasmettere. La protagonista de ‘Il Mago di Oz’ (1939), Dorothy, pronuncia queste parole dopo aver realizzato che si possono vivere delle straordinarie avventure in tanti posti diversi, ma che il luogo che si considera ‘casa’ resterà sempre il posto del cuore. La pellicola ha vinto due statuette per la migliore colonna sonora originale e la migliore canzone per la famosissima ‘Over the rainbow’.

‘Last but not least’, come si dice nell’ambiente, la mitica e intramontabile Rossella O’Hara: “Dopotutto, domani è un altro giorno”. Il mondo può crollare, ma ci pensiamo domani perché una nuova alba è sempre possibile. Così recitava Vivien Leigh nel kolossal ‘Via col vento’(1939), vincitore di otto premi Oscar.

QOSHE - Le frasi più famose dei film da Oscar: ecco quali e il significato - Patrizia Tossi
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Le frasi più famose dei film da Oscar: ecco quali e il significato

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11.03.2024

Bologna, 10 marzo 2024 – Frasi celebri che hanno fatto la storia del cinema, battute dei film diventate veri e propri fenomeni sociali. Non solo sono diventate la cifra stilistica di molte star – indimenticabile Tom Hanks in “Stupido è chi lo stupido lo fa” – molte sono entrate nell’uso comune del linguaggio, diventando veri e propri modi di dire.

Scene da Oscar che hanno superato in notorietà perfino gli stessi film. “Houston, abbiamo un problema” è una delle citazioni più famose della storia di Hollywood, pronunciata da Tom Hanks in ‘Apollo 13’ (1995). Frase famosa, ma di gran lunga superata da Blade Runner (1982): “Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi”. Ma non scherza nemmeno Russel Crowe in versione Gladiatore (2000) con “Al mio segnale scatenate l’inferno”. Ecco una carrellata delle battute più riuscite di sempre e le curiosità dietro alle scene.

“Molte frasi che utilizziamo nella vita di tutti i giorni sono riconducibili a momenti chiave di grandi capolavori cinematografici”, spiega Gianluca Pedrotti di Babbel. “Il linguaggio dei film richiede la conoscenza di codici narrativi provenienti da più ambiti (per esempio, culturali e artistici) e invita ad immedesimarsi nelle storie che vengono........

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