Roma, 14 marzo 2024 – La direttiva green che ha avuto il via libera dal Parlamento europeo non specifica, diversamente dalle precedenti versioni del testo, in quale classe gli edifici dovranno rientrare al fine di raggiungere gli obiettivi previsti.

Ovvero, la riduzione del 16% del consumo energetico e della produzione di gas a effetto serra entro il 2030 e del 20-23% entro il 2035. C'è anche un'altra scadenza prevista: lo stop alla produzione e vendita delle caldaie alimentate a combustibile fossile dal 2040. L'Italia dovrà recepire la direttiva stilando un proprio piano nazionale e ci sarà la possibilità di stabilire delle deroghe, per esempio per gli edifici storici. In linea generale, però, è già possibile individuare gli interventi che le famiglie dovranno effettuare (e, in mancanza di incentivi, sostenere economicamente) per migliorare la classe energetica della propria casa. Ecco quali sono i principali e i loro costi.

L'installazione di un impianto alimentato da fonti rinnovabili come il fotovoltaico o il solare termico può portare a significativi risparmi energetici e miglioramenti nella classe energetica dell'edificio. Oltre a ridurre le emissioni di Co2, questi impianti possono contribuire a ridurre i costi energetici a lungo termine, rendendo l'abitazione più sostenibile e autonoma dal punto di vista energetico. Secondo Codacons, per un impianto fotovoltaico da 3 kilowatt la spesa da sostenere è di circa 7.500-10.500 euro, a seconda del tipo di pannelli fotovoltaici utilizzati.

Il cappotto termico, sia interno che esterno, è un intervento fondamentale per migliorare l'efficienza energetica di un edificio. Accompagnato dalla sostituzione degli infissi e, se necessario, da interventi sull'impianto, il cappotto termico aiuta a ridurre le dispersioni di calore e a mantenere una temperatura interna più stabile, riducendo così la necessità di riscaldamento o raffreddamento. Il costo? Tra 180 e 400 euro al metro quadrato.

Le pompe di calore rappresentano una soluzione green per la produzione di calore e acqua calda sanitaria. Utilizzando fonti rinnovabili come l'aria, l'acqua o il suolo, le pompe di calore consentono di ridurre l'impatto ambientale e ottenere un notevole miglioramento della classe energetica dell'abitazione. Questi sistemi offrono un'elevata efficienza energetica e contribuiscono a ridurre i consumi di energia non rinnovabile. Per l’acquisto e l’installazione di una pompa di calore il costo oscilla tra i 6mila e i 16mila euro a seconda dell’impianto scelto, mentre per una nuova caldaia a condensazione, considerata una abitazione da 100 metri quadrati, la spesa va dai 3mila agli 8mila euro.

La sostituzione degli infissi con materiali isolanti e ad alta efficienza energetica è un altro intervento chiave per migliorare la classe energetica di un edificio. Riducendo le perdite di calore attraverso porte e finestre, è possibile aumentare il comfort abitativo e ridurre i consumi energetici, contribuendo così a una maggiore sostenibilità ambientale. La spesa per gli infissi, sempre secondo Codacons, varia in media da 10 a 15mila euro.

Difficile stimare, secondo gli addetti ai lavori, i costi da sostenere per efficientare la propria casa. Dipende dagli spazi, dagli interventi che vengono fatti e dalla facilità o meno con cui realizzarli (un appartamento in palazzo storico, per esempio, presenta maggiori difficoltà e costi rispetto ad uno realizzato in tempi perlomeno relativamente recenti). Secondo alcune stime, per un appartamento di 100 metri quadrati situato in un condominio anni Ottanta si spendono circa 60mila euro per passare dalla classe G alla D. Ma il costo può lievitare se si sostituiscono gli infissi o se vengono installate le caldaie di ultima generazione, che costano circa il doppio di quelle a gas, per le quali da gennaio 2025 non si potrà più usufruire dei bonus fiscali. Secondo Codacons, gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici comportano un costo medio compreso tra i 35mila e i 60mila euro ad abitazione, e solo per la sostituzione della caldaia con un modello di nuova generazione la spesa può arrivare in Italia a 16mila euro.

QOSHE - Case green, quanto costa e che lavori fare per migliorare l’efficienza energetica degli edifici / - Monica Pieraccini
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Case green, quanto costa e che lavori fare per migliorare l’efficienza energetica degli edifici /

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14.03.2024

Roma, 14 marzo 2024 – La direttiva green che ha avuto il via libera dal Parlamento europeo non specifica, diversamente dalle precedenti versioni del testo, in quale classe gli edifici dovranno rientrare al fine di raggiungere gli obiettivi previsti.

Ovvero, la riduzione del 16% del consumo energetico e della produzione di gas a effetto serra entro il 2030 e del 20-23% entro il 2035. C'è anche un'altra scadenza prevista: lo stop alla produzione e vendita delle caldaie alimentate a combustibile fossile dal 2040. L'Italia dovrà recepire la direttiva stilando un proprio piano nazionale e ci sarà la possibilità di stabilire delle deroghe, per esempio per gli edifici storici. In linea generale, però, è già possibile individuare gli interventi che le famiglie dovranno effettuare (e, in mancanza di incentivi, sostenere economicamente) per migliorare la classe energetica della propria casa. Ecco quali sono i principali e i loro costi.

L'installazione di un impianto alimentato da fonti rinnovabili come il........

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