Milano, 16 febbraio 2024 – Una partita a senso unico nel più classico testa-coda della Serie A. La forza d’urto dell’Inter ha annichilito una debolissima Salernitana al debutto di Liverani in panchina: 4-0. Partita sostanzialmente in ghiaccio già dopo 19 minuti, quando l’uno due Thuram-Lautaro ha sferrato il gancio decisivo che ha steso al tappeto i campani, incapaci di reagire e imprigionati dalla confusione tattica dettata dalla transizione da Inzaghi al nuovo tecnico. Poche cose negli ospiti, tante nell’Inter che ha vinto di autorità e messo momentaneamente dieci punti di margine sulla Juve che giocherà sabato a Verona. Ad arrotondare il punteggio Denzel Dumfries a chiudere definitivamente i conti dopo 40 minuti di gioco e al 90' spaccato Marko Arnautovic. Per l’Inter il viatico migliore per arrivare alla Champions, martedì l’Atletico Madrid, con una vittoria netta e senza faticare più di tanto. Soprattutto, senza infortuni.

Inzaghi fa turnover ma non eccessivo. Si cambia in fascia con Dumfries e Carlos Augusto titolari, davanti confermati Lautaro e Thuram. Liverani debutta con la Salernitana con Candreva e Tchaouna a sostegno di Dia. Parte fortissimo l’Inter che già al 2’ minuto sfiora il gol: corner di Calhanoglu, deviazione aerea di Bastoni che trova la respinta di Ochoa, poi la ribattuta di Thuram finisce sul palo. Avvio di grande intensità per l’Inter che sceglie di attaccare a destra sul lato di Barella, Pavard e Dumfries e sfonda agilmente, ma inizialmente senza concretizzare. Poi ci sono i lanci di Bastoni, uno di questi pesca Barella che a tu per tu trova la paratissima di Ochoa che devia sulla traversa. Domino Inter: corner Calhanoglu, ancora sponda per Thuram ma salva sempre Ochoa. Inzaghi impreca per le occasioni sprecate. Salernitana in confusione e poco dopo arriva la quarta palla gol, stavolta sul cross teso da destra l’argentino manca incredibilmente la stoccata verso la porta da posizione ravvicinata e centrale. Ma i nerazzurri sono furiosi e i campani sbandano, concedendo con troppa facilità ai padroni di casa la via della porta. Al primo affondo da sinistra, con fuga di Carlos Augusto, arriva il piattone di Thuram a centro area che vale il vantaggio al minuto 18. Sono dodici gol e sette assist in stagione per il figlio d’arte. La Salernitana si squaglia e basta una lunga rimessa laterale un minuto dopo per mandare in gol Lautaro, che rientra sul destro, brucia Boateng e batte a giro Ochoa: 125 gol ufficiali con la maglia dell’Inter, superato Icardi. Piove sul bagnato per gli ospiti e al 24’ abdica subito Boateng costretto a lasciare il campo a Maggiore. L’Inter attacca senza sosta, perché la Salernitana mostra le lacune dettate da 47 punti di divario e dall'ultimo posto in classifica e non c’è traccia di una solidità sufficiente a invertire la rotta. La squadra di Inzaghi ha buon gioco, si diverte, si passa la palla e trova costanti sbocchi in ampiezza per aprire una fragile retroguardia: cross di Bastoni e Thuram non ci arriva di un soffio al 38’. Il gol è sempre nell’aria, arriva sessanta secondi dopo. La Salernitana prova un affondo offensivo ma si scopre, così si invola Lautaro, poi filtrante per Barella che propizia l’errore di Ochoa abilmente sfruttato da Dumfries: 3-0 e dominio totale. Partita sostanzialmente finita dopo 45 minuti.

La ripresa non offre uno spartito diverso, è sempre l’Inter a dominare a comandare il gioco e la prima occasione è dopo cinque minuti con una sassata al volo di Calhanoglu che Ochoa sventa in bagher. La Salernitana non reagisce, non ha idee, non ha ritmo e non ha intensità per reggere una partita di questo livello, così sono ancora i nerazzurri a fare più o meno ciò che vogliono senza una grande opposizione. Il primo tiro ospite arriva addirittura al 58’ con una punizione calciata male da Candreva: il segno di una partita mai nata. Inzaghi può allora gestire le energie e va con i cambi dopo un’ora di gioco, dentro Arnautovic, Sanchez e Klaassen al posto di Lautaro, Thuram e Mkhitaryan, ovvero tre giocatori cardine in vista dell’andata degli ottavi di finale contro l’Atletico Madrid. Un’altra occasione Inter poco dopo con una girata aerea di De Vrij che Ochoa alza sulla traversa. Liverani invece concede qualche minuto e Legowski e Weissiman, ma poco serve ai fini del risultato perché i nerazzurri sono in pieno controllo delle operazioni. In area granata Sanchez sfiora il poker ma Pasalidis salva tutto e allora dentro altri cambi con Asllani e l’esordio di Buchanan per il quarto d’ora finale. Arnautovic va in gol a dieci dalla fine su filtrante di Barella, ma è fuorigioco. La partita non ha più niente da dire, anzi sì perché il poker lo serve Arnautovic al 90', stavolta regolare. Vince l’inter di autorità, forza e qualità: sono dieci punti sulla Juve che gioca a Verona. Martedì ci sarà invece l’andata degli ottavi di Champions e in un San Siro esaurito arriverà l’Atletico Madrid del Cholo Simeone per una partita stellare. L’Inter ci arriva con la fuga scudetto, senza infortuni e con un successo facile e con poche energie sprecate che può dare ulteriore fiducia nella ricorsa europea.

Inter (3-5-2): Sommer, Pavard, de Vrij, Bastoni (76’ Buchanan); Dumfries, Barella, Calhanoglu (66’ Asllani), Mkhitaryan (60’ Klaassen), Carlos Augusto; Thuram (60’ Sanchez), Lautaro (60’ Arnautovic). All. Inzaghi. A disposizione: Asllani, Audero, Bisseck, Darmian, Di Gennaro, Dimarco, Frattesi, Stankovic. Salernitana (3-4-2-1): Ochoa, Pasalidis, Boateng (24’ Maggiore), Pellegrino; Sambia, Coulibaly (64’ Legowski), Basic, Zanoli (83’ Kastanos); Tchaouna (83’ Simy), Candreva; Dia (64’ Weissman). All. Liverani. A disposizione: Allocca, Costil, Gomis, Manolas, Martegani, Vignato. Marcatori: Thuram 18’, Lautaro 19’, Dumfries 39’, Arnautovic 90' Ammoniti: Tchaouna Espulsi:

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Tutto facile per l'Inter contro la Salernitana: 4-0. Ora l'Atletico Madrid /

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17.02.2024

Milano, 16 febbraio 2024 – Una partita a senso unico nel più classico testa-coda della Serie A. La forza d’urto dell’Inter ha annichilito una debolissima Salernitana al debutto di Liverani in panchina: 4-0. Partita sostanzialmente in ghiaccio già dopo 19 minuti, quando l’uno due Thuram-Lautaro ha sferrato il gancio decisivo che ha steso al tappeto i campani, incapaci di reagire e imprigionati dalla confusione tattica dettata dalla transizione da Inzaghi al nuovo tecnico. Poche cose negli ospiti, tante nell’Inter che ha vinto di autorità e messo momentaneamente dieci punti di margine sulla Juve che giocherà sabato a Verona. Ad arrotondare il punteggio Denzel Dumfries a chiudere definitivamente i conti dopo 40 minuti di gioco e al 90' spaccato Marko Arnautovic. Per l’Inter il viatico migliore per arrivare alla Champions, martedì l’Atletico Madrid, con una vittoria netta e senza faticare più di tanto. Soprattutto, senza infortuni.

Inzaghi fa turnover ma non eccessivo. Si cambia in fascia con Dumfries e Carlos Augusto titolari, davanti confermati Lautaro e Thuram. Liverani debutta con la Salernitana con Candreva e Tchaouna a sostegno di Dia. Parte fortissimo l’Inter che già al 2’ minuto sfiora il gol: corner di Calhanoglu, deviazione aerea di Bastoni che trova la respinta di Ochoa, poi la ribattuta di Thuram finisce sul palo. Avvio di grande intensità per l’Inter che sceglie di attaccare a destra sul lato di........

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