Guanciale o pancetta? Grana o pecorino? E l’uovo? Il Carbonara Day celebra uno dei primi piatti più celebri e saporiti ma apre sempre anche a dubbi amletici e pone interrogativi sulle origini. Gli spaghetti alla carbonara sono un piatto nato in America o in Italia?

C’è chi, antichi ricettari e menu alla mano (ma non mancano neppure scene di film in bianco e nero tratte da Totò), ha cercato di risalire alle prime citazioni del piatto. Le prime comparse dal Settecento prevedono il salume ma con l’uovo o il formaggio (che non era il pecorino), non insieme. La ricetta più autentica della Carbonara come la conosciamo oggi, cita il ‘Gambero rosso’ in una ricostruzione documentata, è del 1952 in un ristorante americano di Chicago dal tipico nome italiano, ‘Armando’s’. Il primo ricettario italiano a proporre la Carbonara come la conosciamo oggi col grana (o, in alterativa il pecorino), è del 1955: “La signora in cucina” di Felix Dessì. Seguono anni d’oro del piatto, rimixato però con la panna e altre varianti per tornare invece in tempi più recenti agli elementi base attuali: uova, pecorino e guanciale (una pancetta realizzata con la guancia del maiale, un taglio che conferisce al piatto il suo sapore distintivo).

L’origine più probabile, in ogni caso, si fa risalire alla Seconda Guerra mondiale quando gli Americani sbarcarono in Italia col bacon, la cosa più simile alla nostra pancetta. E gli ingredienti si ‘maritarono’, contribuendo a rendere famoso il piatto sia in Italia, con Roma e il Lazio come territorio d’elezione, e gli Stati Uniti. Scrivendo ‘ricetta’ su Google la carbonara è il terzo suggerimento come parola più ricercata dagli utenti, dopo tiramisu e crepes. Se si scrive ricetta italiana, invece è la prima.

Il Carbonara Day è diventato un appuntamento fisso nel calendario culinario mondiale dal suo lancio nel 2018. Questo evento unisce gli amanti della cucina di tutto il mondo per celebrare e promuovere la carbonara autentica, uno dei piatti più amati e iconici della tradizione italiana.

Durante il Carbonara Day, ristoranti in tutto il globo creano menu speciali dedicati interamente alla carbonara, mentre chef e semplici appassionati di cucina pubblicano sui social ricette o anche solo foto del proprio piatto usando l’hashtag #CarbonaraDay .

Uno degli obiettivi principali del Carbonara Day è preservare la ricetta originale della carbonara, le tecniche corrette per la sua preparazione, proteggendola da variazioni e contaminazioni non tradizionali, sottolineando l'importanza dell'uso degli ingredienti tipici italiani come il guanciale e il pecorino romano.

La giornata della Carbonara contribuisce a mantenere viva la storia e la cultura legate a questo piatto, tra i pilastri della cucina italiana, celebrando la cucina italiana e il suo ricco patrimonio gastronomico, i sapori autentici e genuini.

Inoltre chef, ristoranti, food blogger e appassionati di cucina di tutto il mondo si mettono ai fornelli e creano un senso di comunità attraverso la passione condivisa per la carbonara.

Ne è una dimostrazione il fatto che il 6 aprile 2024 per il Carbonara Day, ci sono eventi dedicati in tutta la Penisola. A Milano la giornata organizzata da Unione italiana food e supportata da Ipo-International pasta organisation, che ha come ambassador lo chef Max Mariola, prevede tante ricette classiche e rivisitate. Tra queste segnaliamo il Carbonara Roll, un hosomaki con crema d'uovo, pecorino, pepeguanciale e Mamenori (sfoglia di soia) di Massimo Sun. Lo chef Maurizio Lustrati invece dà preziosi consigli sulla preparazione, sottolineando l’importaza di fare “molta attenzione alla temperatura dell'uovo, per trovare il punto esatto in cui si crea la crema perfetta”. Giuseppe Aronica invita, invece, a degustare la carbonara dentro un hamburger con una ricetta che prevede, insieme al burger di carne scottona e al bun artigianale, guanciale croccante, pecorino romano dop, uovo e pepe: “Nel nostro caso, parlando di un hamburger, il segreto - afferma lo chef - è la cottura della crema carbonara a bassa temperatura”.

A Roma, invece, cinque delle migliori chef della Capitale propongono una versione speciale del piatto grazie al progetto "Carbonara in rosa" promosso da Churchill 1795, produttore e fornitore di stoviglie professionali che vende in 80 paesi del mondo e che, a propria volta, abbina modelli particolari di piatti alle diverse interpretazioni della carbonara.

La Carbonara è un piatto tipico per la chef Barbara Agosti di Eggs (Rm), il ristorante celebre per il suo menu a base di uova, che prepara con mezze maniche Igp Gragnano 110 grammi, uova bio, guanciale di Campofelice, pecorino 100% selezione Cibaria, pepe nero del Madagascar.

La chef Simona Bontà del rinomato ll Pescatorio, situato a Roma e noto per la sua eccellenza nella preparazione e nella presentazione di piatti di pesce, ha deciso di stupire i suoi clienti con una creazione esclusiva per il Carbonara in Rosa. Per l'occasione, realizza il Tonnarello di Calamaro alla Carbonara, un'interpretazione audace e creativa del piatto tradizionale.

Il ristorante La Ciambella - Bar à Vin, fondato dalla chef Francesca Ciucci insieme a Mirka Guberti, prepara gli Spaghettoni alla Carbonara con guanciale croccante, un piatto classico reinterpretato con maestria.

L'oste Elisabetta Guaglianone, del rinomato Proloco Trastevere, utilizza ingredienti freschi e di alta qualità provenienti dalla regione laziale, per creare un piatto caratterizzato da una mezza manica di pasta, tuorlo d'uovo, pecorino romano Dop dell'azienda De Roma, guanciale selezione Dol e una miscela di pepe pregiato dell'Emporio delle Spezie.

Valentina Pacifici, chef patron di Portale 21 - Opificio di Cucina situato a Marino, utilizza ingredienti di alta qualità come gli spaghettoni Felicetti, il guanciale di suino marchigiano, il pecorino romano Dop e le uova biologiche livornesi, per creare un piatto che incarna la sua filosofia culinaria semplice e attuale, omaggio alla stagionalità e alla varietà dei sapori italiani.

Ecco gli ingredienti e le istruzioni per preparare gli spaghetti alla carbonara. Un piatto semplice, gustoso, destinato a saziare ogni appetito: il ‘sugo’ si prepara nel tempo in cui cuore la pasta.

Ingredienti

Procedimento

Porta l’acqua salata ad ebollizione e cuocere gli spaghetti al dente, secondo le indicazioni riportate sulla confezione. Nel frattempo, in una ciotola sbatti le uova con il pecorino romano grattugiato e il pepe nero macinato. Taglia il guanciale o la pancetta a cubetti o striscioline e fallo saltare in una padella finché non diventa croccante e rilascia il grasso. Quando gli spaghetti sono pronti versali nella padella con il guanciale o la pancetta, mescolando bene. Togli la padella dal fuoco e versa sopra il composto di uova e pecorino, mescolando velocemente in modo che le uova si rapprendano senza formare grumi. Se necessario, aggiungi un po' di acqua di cottura degli spaghetti per ottenere una consistenza cremosa.

QOSHE - Carbonara Day: origine, ricetta e varianti di un piatto iconico - Laura De Benedetti
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Carbonara Day: origine, ricetta e varianti di un piatto iconico

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06.04.2024

Guanciale o pancetta? Grana o pecorino? E l’uovo? Il Carbonara Day celebra uno dei primi piatti più celebri e saporiti ma apre sempre anche a dubbi amletici e pone interrogativi sulle origini. Gli spaghetti alla carbonara sono un piatto nato in America o in Italia?

C’è chi, antichi ricettari e menu alla mano (ma non mancano neppure scene di film in bianco e nero tratte da Totò), ha cercato di risalire alle prime citazioni del piatto. Le prime comparse dal Settecento prevedono il salume ma con l’uovo o il formaggio (che non era il pecorino), non insieme. La ricetta più autentica della Carbonara come la conosciamo oggi, cita il ‘Gambero rosso’ in una ricostruzione documentata, è del 1952 in un ristorante americano di Chicago dal tipico nome italiano, ‘Armando’s’. Il primo ricettario italiano a proporre la Carbonara come la conosciamo oggi col grana (o, in alterativa il pecorino), è del 1955: “La signora in cucina” di Felix Dessì. Seguono anni d’oro del piatto, rimixato però con la panna e altre varianti per tornare invece in tempi più recenti agli elementi base attuali: uova, pecorino e guanciale (una pancetta realizzata con la guancia del maiale, un taglio che conferisce al piatto il suo sapore distintivo).

L’origine più probabile, in ogni caso, si fa risalire alla Seconda Guerra mondiale quando gli Americani sbarcarono in Italia col bacon, la cosa più simile alla nostra pancetta. E gli ingredienti si ‘maritarono’, contribuendo a rendere famoso il piatto sia in Italia, con Roma e il Lazio come territorio d’elezione, e gli Stati Uniti. Scrivendo ‘ricetta’ su Google la carbonara è il terzo suggerimento come parola più ricercata dagli utenti, dopo tiramisu e crepes. Se si scrive ricetta italiana, invece è........

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